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mercoledì 17 luglio 2013

Fabrizio Spada: Utilizzare le risorse europee per creare sviluppo e uscire dalla crisi


COMMISSIONE EUROPEA

Da “Le 12 Stelle”, newsletter della Rappresentanza a Milano

Fabrizio Spada: Utilizzare le risorse europee per creare sviluppo e uscire dalla crisi

 

MILANO - Si parla tanto dell'apporto che i fondi UE possono dare per rilanciare la crescita economica e creare occupazione. Sì, ma come fare? Partiamo da due elementi: i fondi già disponibili e i fondi che ci saranno.
 

I fondi già disponibili sono quelli relativi alla programmazione finanziaria attuale, ossia quelli che la UE ha inserito nel bilancio per il periodo 2007-2013. A meno di sei mesi dalla chiusura del programma pluriennale, l'Italia ha investito solamente il 38% delle risorse assegnate, come riportato anche dalla stampa nazionale nei giorni scorsi. Ora è di vitale importanza che vengano spesi nel migliore dei modi i circa 30 miliardi ancora a disposizione dell'Italia, derivanti sia da risorse europee che dal cofinanziamento nazionale. C'è tempo fino alla fine del 2015 per utilizzare questi fondi, da usare per contrastare la crisi creando nuove forme di occupazione giovanile e per creare sviluppo e coesione. I tempi sono stretti ma le amministrazioni nazionali e regionali, ossia gli organi competenti ad attuare sul territorio la politica di coesione della UE, sono ben consapevoli dell'importanza di sfruttare questo "tesoretto".
 

I fondi che ci saranno, invece, sono quelli relativi alla programmazione 2014-2020, che verranno usati per realizzare la strategia EUROPA 2020. Con questo documento la Commissione propone gli obiettivi per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In quest'ottica sono stati fissati i criteri generali per la programmazione finanziaria 20142020: uscire dalla crisi, affrontare la globalizzazione delle relazioni economiche, combattere il cambiamento climatico e attenuare i contrasti sociali.
 

L'ammontare del bilancio UE sarà formalmente deciso nei prossimi mesi dal Parlamento e dagli Stati membri, riuniti nel Consiglio dell'Unione. Le prime indicazioni cominciano però a emergere. Al recente Consiglio europeo di fine giugno, i leader degli Stati membri hanno deciso di accelerare sull'occupazione giovanile: i 6 miliardi di euro, che il bilancio 2014-2020 aveva spalmato inizialmente su tutto il periodo, saranno interamente a disposizione dei governi nazionali già nel 2014 e nel 2015. Questi 6 miliardi, grazie alla flessibilità prevista dall’accordo politico raggiunto tra Parlamento e Consiglio sul bilancio europeo, potranno diventare almeno 8 a partire già dal 2015 in poi.
 

Anche la questione dell'accesso al credito da parte delle PMI è di essenziale importanza. Lo stesso presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha ricordato che un ruolo fondamentale sarà gestito dalla BEI, la banca europea degli investimenti, che andrà a finanziare progetti che senza un impegno concreto dell'Europa sarebbero rimasti senza credito.
 

Ancora una volta, è importante che le istituzioni europee, nazionali e regionali collaborino in maniera efficace per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall'Unione europea.(Fabrizio Spada*-Le 12 Stelle/Inform)

*Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

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