COMMISSIONE EUROPEA
Da “Le 12 Stelle”,
newsletter della Rappresentanza a Milano
Fabrizio Spada: Utilizzare le risorse europee per
creare sviluppo e uscire dalla crisi
MILANO - Si parla tanto
dell'apporto che i fondi UE possono dare per rilanciare la crescita economica e
creare occupazione. Sì, ma come fare? Partiamo da due elementi: i fondi già
disponibili e i fondi che ci saranno.
I fondi già disponibili sono
quelli relativi alla programmazione finanziaria attuale, ossia quelli che la UE
ha inserito nel bilancio per il periodo 2007-2013. A meno di sei mesi dalla
chiusura del programma pluriennale, l'Italia ha investito solamente il 38%
delle risorse assegnate, come riportato anche dalla stampa nazionale nei giorni
scorsi. Ora è di vitale importanza che vengano spesi nel migliore dei modi i
circa 30 miliardi ancora a disposizione dell'Italia, derivanti sia da risorse
europee che dal cofinanziamento nazionale. C'è tempo fino alla fine del 2015
per utilizzare questi fondi, da usare per contrastare la crisi creando nuove
forme di occupazione giovanile e per creare sviluppo e coesione. I tempi sono
stretti ma le amministrazioni nazionali e regionali, ossia gli organi
competenti ad attuare sul territorio la politica di coesione della UE, sono ben
consapevoli dell'importanza di sfruttare questo "tesoretto".
I fondi che ci saranno, invece,
sono quelli relativi alla programmazione 2014-2020, che verranno usati per
realizzare la strategia EUROPA 2020. Con questo documento la Commissione
propone gli obiettivi per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
In quest'ottica sono stati fissati i criteri generali per la programmazione
finanziaria 2014‐2020:
uscire dalla crisi, affrontare la globalizzazione delle relazioni economiche,
combattere il cambiamento climatico e attenuare i contrasti sociali.
L'ammontare del bilancio UE sarà
formalmente deciso nei prossimi mesi dal Parlamento e dagli Stati membri,
riuniti nel Consiglio dell'Unione. Le prime indicazioni cominciano però a
emergere. Al recente Consiglio europeo di fine giugno, i leader degli Stati
membri hanno deciso di accelerare sull'occupazione giovanile: i 6 miliardi di
euro, che il bilancio 2014-2020 aveva spalmato inizialmente su tutto il
periodo, saranno interamente a disposizione dei governi nazionali già nel 2014
e nel 2015. Questi 6 miliardi, grazie alla flessibilità prevista dall’accordo
politico raggiunto tra Parlamento e Consiglio sul bilancio europeo, potranno
diventare almeno 8 a partire già dal 2015 in poi.
Anche la questione dell'accesso al
credito da parte delle PMI è di essenziale importanza. Lo stesso presidente
della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha ricordato che un ruolo
fondamentale sarà gestito dalla BEI, la banca europea degli investimenti, che
andrà a finanziare progetti che senza un impegno concreto dell'Europa sarebbero
rimasti senza credito.
Ancora una volta, è importante che
le istituzioni europee, nazionali e regionali collaborino in maniera efficace
per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall'Unione europea.(Fabrizio
Spada*-Le 12 Stelle/Inform)
*Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione
Europea
Nessun commento:
Posta un commento