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lunedì 1 luglio 2013

I vini italiani dell'estate presentati all'Ice in collaborazione con l'Italian Wine and Food Institute

STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO
Da “America Oggi”, 28.6.2013

I vini italiani dell'estate presentati all'Ice in collaborazione con l'Italian Wine and Food Institute

NEW YORK - Le centinaia di presenze di operatori del mercato e dei media al secondo appuntamento con "i vini italiani dell'estate" testimonia il sempre vivace interesse degli americani alla tavola italiana, alla cultura del bere e del cibo.

La degustazione dal titolo "Wonderful Italian Wine for Summertime" si è svolta mercoledì presso la sede dell'Ice nella Upper East Side, organizzata congiuntamente con l'Italian Wine and Food Institute, a cui ha fatto visita il console generale Natalia Quintavalle.

La manifestazione si propone di dare ulteriore risalto ai vini italiani che vedono come protagonisti, oltre ai vini bianchi, gli spumanti, i rosé e i due superstar del momento: i prosecchi e i moscati

"È una iniziativa che è al secondo anno e sta avendo un buon successo, perché abbiamo cercato di mettere insieme alcuni ristoranti con cibi che si adattano molto all'estate, con alcuni vini italiani che sono più popolari. Il nostro Paese - ha spiegato Lucio Caputo presidente dell'Italian Wine & Food Institute - ha tanti vini bianchi molto leggeri che vanno bene per i party e ricevimenti. E allo stesso tempo, ci sono come tutti sanno ormai il Prosecco, i vini effervescenti e il Moscato che sta avendo un enorme successo negli Stati Uniti".

Questa iniziativa, ha aggiunto il presidente dell'Iwfi, ha sostanzialmente il motivo di sottolineare come l'Italia, sia come vini e come cibo, è il paese che si presta meglio ad affrontare l'estete.

C'è un trend che riguarda il cosiddetto vino fruttato per soddisfare il palato gli americani, i produttori italiani seguono il filone?

"Il vino fruttato c'è sempre stato. Ci sono vini in cui si sente di più il sapore del frutto ed altri che invece non si sente. C'è il fatto - ha precisato Caputo - che per sentire il fruttato non si devono bere vini bianchi gelati, altrimenti non si sente niente, mentre a temperatura ambiente si nota il fruttato".

Il Moscato, entrato nel linguaggio corrente degli americani, molto popolare da costa a costa in particolare tra i giovani, ha un vantaggio particolare che ha determinato il suo successo immediato.

"Il successo del Moscato va ricercato nel fatto che ha un basso contenuto alcolico, quindi questi vini, con i prodotti della cucina mediterranera sono l'accoppiamento migliore e vanno molto bene per l'estate. Il fenomeno - ha sottolineato Caputo - va attribuito alla sua bassissima gradazione alcolica, si può bere con piacere ed è un vino gradevole, abbastanza dolce e se ne può bere in quantità senza ubriacarsi. Si adatta un po' a tutto. Quindi: il Prosecco prima di iniziare il pasto al ristorante, il Moscato che va bene per chiudere perché dovrebbe andare con dolci e gelato ed entrambi hanno una funzione".

Questi vini: Prosecco e Moscato stanno registrando una percentuale di aumento della domanda incredibile.

"Credo non ci sia altra spiegazione che riconoscere il fatto che piacciono. Quando un prodotto si vende, quale che sia, è perché piace e all'evento questi vini sono presenti in abbondanza", ha aggiunto Caputo.

Il console generale Natalia Quintavalle, in compagnia di Francisca Olivares, ha fatto visita alle sale della degustazione.

"È una manifestazione della cultura italiana: la cultura del cibo, del vino e della tavola. È una iniziativa molto interessante perché è organizzata dall'Istituto per il Commercio Estero, assieme all'Italian Wine and Food Institute di Lucio Caputo e con un riferimento più generale ai contatti con le presenze italiane inerenti di vino e cibo qui negli Stati Uniti. È bello - ha osservato il ministro Quintavalle - che sia fatta all'Ice, che siano le istituzioni italiane ad accogliere questo tipo di manifestazioni".

Ad accompagnare i vini alla seconda edizione di "Wonderful Italian Wine for Summertime" da registrare ancora la presenza di tre prestigiosi ristoranti italiani di New York: Circo di Sirio Maccioni, Serafina di Vittorio Assaf e Fabio Granato e SD26 di Tony May.

"Il vino riscuote molto successo e ottiene molto interesse negli ambienti newyorkesi e ci aspettiamo quindi che sia un'altra occasione per pubblicizzare il vino e la cultura che sta dietro la produzione, il modo di consumare e l'arte di stare a tavola", ha concluso il console generale. (Riccardo Chioni - America Oggi del 28 giugno 2013 /Inform)

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