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martedì 9 luglio 2013

In Aula il ddl che istituisce il Comitato per le riforme istituzionali

SENATO DELLA REPUBBLICA
In Aula il ddl che istituisce il Comitato per le riforme istituzionali

La relatrice Anna Finocchiaro (Pd): “Il Comitato ribadisce la centralità del Parlamento, cui viene affidato, in via esclusiva, il percorso riformatore”

ROMA – “Questo testo ribadisce la centralità del Parlamento, soggetto delle riforme istituzionali”, ossia soggetto “cui viene affidato, in via esclusiva, il percorso riformatore”: così Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama e relatrice del ddl che istituisce il Comitato per le riforme istituzionali, ha presentato oggi in Aula la proposta discussa e modificata in Commissione a questo proposito.

“Il dibattito in Commissione è stato molto utile anche perché ci ha permesso di garantire quella composizione paritetica del Comitato, tra Camera e Senato, che grazie alla legge elettorale non era garantita dai rapporti di forza all’interno dei due rami del Parlamento – ha affermato la Finocchiaro. “E questo – ha aggiunto - vale anche per la garanzia di rappresentatività riconosciuta ai piccoli gruppi e alle minoranze. E il lavoro del Comitato, secondo quanto stabilisce il testo del ddl, garantirà anche tempi stringenti al percorso riformatore. Certo, non scadenze capestro”.

La relatrice sottolinea poi “l’evidente significato politico del testo”: “aver stabilito una tempistica dimostra la volontà e la determinazione del Parlamento di portare a compimento la riforma delle nostre istituzioni – rileva, richiamando la delimitazione effettuata “con molta precisione e senza ombra di dubbi” delle competenze del Comitato, “che si occuperà di forma di stato, forma di governo e di bicameralismo”, “evitando incursioni e rischi che qualcuno aveva paventato rispetto a temi quali la giustizia e la magistratura che non sono toccati dalla nostra attività”.

“È altrettanto chiaro, grazie agli emendamenti presentati in Commissione, che il Comitato si occupa solo della legge elettorale conseguente alle modifiche della forma di governo che verranno apportate e che quindi sono intatte le prerogative del Parlamento e delle Commissioni competenti che, per via ordinaria, possono, anzi voglio dire devono cancellare gli obbrobri del Porcellum – ha affermato Anna Finocchiaro, - per evitare il rischio che, nel caso si dovesse andare malauguratamente a votare in tempi brevi, si voti ancora con una legge che nessuno vuole”. “Mi sembra - ha concluso l’esponente democratica - che si sia fatto un buon lavoro e resto convinta che il percorso delle riforme ora possa essere più facile”. (Inform)

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