Per il reindirizzamento cliccate link to example

lunedì 8 luglio 2013

Istanbul, liberato il fotografo italiano


RASSEGNA STAMPA

Da “La Stampa.it”

Istanbul, liberato il fotografo italiano

La famiglia: “Lo stiamo aspettando”

Mattia Cacciatori era stato fermato dalla polizia vicino a piazza Taksim: «Lo hanno trattato con rispetto»

 

Mattia Cacciatori è libero. Il giovane fotoreporter veronese free lance, arrestato dalla polizia turca nei pressi di piazza Taksim durante i disordini scoppiati sabato sera, è stato rilasciato poco fa. «Siamo felicissimi - informa Diego Todeschini, compagno della madre di Mattia, Anita Zerman -. Anita si sta preparando: deve correre a Malpensa, dove Mattia atterrerà questa sera, con il volo diretto da Istanbul alle 22.40». 
 

Il lieto fine che tutti aspettavano, è quindi arrivato. «Ringraziamo prima di tutto il consolato italiano in Turchia, che si è subito mosso per aiutare Mattia in questa delicata situazione, e tutti gli organi di informazione: è grazie anche a quanto è stato scritto in questi giorni se tutto si è risolto nei migliore dei modi, e così velocemente». La preoccupazione per le sorti di Mattia, 24 anni e una passione fortissima, quella per il fotoreportage di guerra, è iniziata dopo una sua telefonata-lampo sabato sera a un’amica che si trova a Istanbul, Chiara, e che ha subito avvertito l’Italia di quanto stava accadendo. 


Le autorità turche, fa sapere il compagno della madre, emozionato alla notizia dello stato di libertà di Mattia, hanno subito capito che si trattava di un fotografo: ieri gli hanno fornito un interprete e lo hanno interrogato. «Oggi l’abbiamo sentito due volte, diceva che era stanco, sporco, ma sereno. Le autorità turche sono state collaborative e hanno trattato Mattia sempre con rispetto». Già nel rimo pomeriggio c’erano le prime avvisaglie che la vicenda fosse in via di risoluzione, poi, pochi minuti fa, la bella notizia, comunicata dal console Alberini ai genitori. Che adesso, aspettano di riabbracciare Mattia a casa. (Anna Martellato-La Stampa.it, 8 luglio 2013)

Inform

Nessun commento:

Posta un commento