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martedì 23 luglio 2013

La solidarietà di Sicilia Mondo al ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge

ASSOCIAZIONI
La solidarietà di Sicilia Mondo al ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge per le dichiarazioni di Calderoli
Azzia : “La reazione delle associazioni e dei corregionali sparsi nelle varie parti del mondo, è stata totale e senza sconti”

CATANIA - Il Consiglio Direttivo di Sicilia Mondo nell’ultima seduta del 19 luglio, aderendo alle numerose sollecitazioni pervenute dalle associazioni, ha inviato, una lettera di solidarietà, simpatia e auguri al ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge . Nella missiva, firmata dal presidente di Sicilia Mondo e consigliere del Cgie Domenico Azzia, si esprime solidarietà al ministro per l’attacco subito dal vice presidente del Senato Roberto Calderoli. Affermazioni che, si ricorda nella lettera, hanno “fatto il giro del mondo suscitando corale indignazione, incredulità e sdegno nelle democrazie di tutti gli Stati. Perfino l’Alto Commissario Onu  per i diritti umani  - prosegue Azzia  - ha definito ‘scioccanti’ ed ‘inaccettabili’  le parole di Calderoli”.
“Sicilia Mondo – continua Azzia che ricorda anche le mancate dimissione di Calderoli - ritiene di non dovere aggiungere altro a quanto detto dal mondo politico e dalla stampa mondiale. L’unica consolazione è quella di constatare la reazione sentita di tutti gli italiani, a conferma che il nostro Paese mantiene vivi i tradizionali sentimenti di  civiltà umana e di democrazia solidale. La reazione delle associazioni e dei corregionali sparsi nelle varie parti del mondo, è stata totale e senza sconti”. Azzia dopo condannato le dichiarazioni di Calderoli, a cui Sicilia Mondo attribuisce la responsabilità di esasperare in questo difficile momento del Paese la sfiducia nei confronti delle Istituzioni, della politica e della stessa convivenza democratica dell’Italia, dà atto al Presidente Letta “di avere elevato il profilo politico del suo Governo con l’istituzione di un  Ministero per l’Integrazione affidandolo alla sua sensibile professionalità. Una scelta di civiltà che ricrea l’immagine dell’Italia a livello internazionale”. Azzia ribadisce infine per quanto è avvenuto “piena ed assoluta solidarietà” alla  Kyenge, esprimendo al contempo compiacimento per l’intelligenza e l’umanità con cui il ministro gestisce il suo dicastero e il fenomeno migratorio.(Inform)

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