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venerdì 5 luglio 2013

Lampedusa: l’attesa per l’arrivo del Papa

CHIESA

Da “Migrantes online”

Lampedusa: l’attesa per l’arrivo del Papa


LAMPEDUSA - Eravamo tutti preparati a seguire il Papa in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù, suo primo viaggio apostolico fuori Roma. E invece il primo viaggio fuori dalla diocesi romana sarà nel Sud Italia e precisamente a Lampedusa, teatro anche in questi giorni di diversi arrivi di migranti. La visita è prevista per lunedì 8 luglio e sarà una molto importante perché Papa Francesco ha scelto di visitare l’Isola riservando attenzione ai migranti.

La notizia della visita è giunta in modo inaspettato, dice l’arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, che è anche il presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes. Il presule aveva invitato il Papa in occasione della visita ad Limina del maggio scorso.

Un precedente invito era stato rivolto a Papa Francesco dal parroco di Lampedusa, don Stefano Nastasi attraverso la Fondazione Migrantes a “farsi pellegrino in questo santuario del creato, dove per migliaia di migranti, senza patria e senza nome, è rinata la speranza del domani nella certezza amica dell’oggi”.

“Papa Francesco, profondamente toccato dal recente naufragio di un’imbarcazione che trasportava migranti provenienti dall’Africa - si legge in una nota della sala stampa vaticana -, ultimo di una serie di analoghe tragedie, intende pregare per coloro che hanno perso la vita in mare, visitare i superstiti e i profughi presenti, incoraggiare gli abitanti dell’isola e fare appello alla responsabilità di tutti affinché ci si prenda cura di questi fratelli e sorelle in estremo bisogno. A motivo delle particolari circostanze, la visita si realizzerà nella forma più discreta possibile, anche riguardo alla presenza dei vescovi della regione e delle autorità civili”.

La visita a Lampedusa avverrà in mattinata, con la maggiore “semplicità e discrezione possibile”, ha precisato p. Federico Lombardi: “Il Papa percorrerà un breve tratto in mare su una barca, getterà una corona di fiori in memoria dei molti scomparsi e quindi, arrivato al porto, saluterà le autorità locali e celebrerà una Messa di suffragio”, ripartendo in tarda mattinata.

Papa Francesco partirà dall’aeroporto militare di Ciampino alle ore 8 e dopo poco più un’ora di volo arriverà a Lampedusa dove troverà ad accoglierlo mons. Montenegro e il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. In auto il Papa raggiungerà Cala Pisana dove si imbarcherà per raggiungere via mare il Porto di Lampedusa. Durante la navigazione, i pescatori lampedusani accompagneranno il Pontefice con le loro barche ed al largo, Papa Francesco lancerà in mare una corona di fiori in ricordo di quanti hanno perso la vita in mare.

Il Papa entrerà, dunque, nel Porto a Punta Favarolo dove, al molo, lo attenderà un gruppo di immigrati che Papa Francesco saluterà al suo passaggio mentre con l’auto raggiunge il Campo Sportivo Arena dove alle ore 10 è prevista una Celebrazione Eucaristica. La partenza alle 12,45. La Chiesa agrigentina ha subito accolto “con immensa gioia” la notizia della visita di Papa Francesco alla comunità di Lampedusa. “È un dono di grazia straordinario – ha detto mons. Montenegro - del quale intendiamo, sin da adesso, ringraziare la Divina Provvidenza e la premura apostolica del successore di Pietro”.

“La scelta dell’isola di Lampedusa, come primo viaggio, da parte del Santo Padre - osserva mons. Montenegro - è essa stessa un messaggio forte che ci aiuta a leggere la storia con gli occhi di Dio”. “Lampedusa - prosegue -, per la sua strategica posizione, ormai da diversi anni, è la terra di approdo di migliaia di profughi provenienti dal vicino continente africano e in cerca di una vita dignitosa in Italia e nel resto dell’Europa. Tale fenomeno immigratorio, nella sua complessità e con il carico di sofferenza che manifesta, è l’espressione di un bisogno di giustizia che riguarda milioni di figli di Dio che non può più essere taciuto”. La presenza del Papa, dice, “ci sosterrà nell’impegno affinché il Vangelo doni a tutti forza di libertà, di giustizia e di pace, mentre confermerà la comunità cristiana nell’esercizio della carità e dell’accoglienza”.  L’arcivescovo invita la comunità ecclesiale a valorizzare “i pochi giorni che ci separano dall’evento storico”, con “un’intensa preparazione spirituale e un forte coinvolgimento ecclesiale per fare tesoro di questa inattesa e meravigliosa sorpresa”.

La visita che il Papa farà all’isola di Lampedusa “è un segnale importante di speranza e di particolare attenzione della Chiesa e del Santo Padre verso un problema che sono queste persone alla ricerca di una vita migliore e spesso in fuga da situazioni di povertà estrema, di miseria o di mancanza di libertà”, ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei: “La presenza del Santo Padre a Lampedusa - ha detto l’arcivescovo - sarà sicuramente un segnale di speranza per queste persone e di richiamo all’intera società, all’intero Paese perché diventiamo sempre più una società che sa accogliere nel rispetto, nell’equità e nella giustizia”.
“La scelta a sorpresa di Papa Francesco di una visita a Lampedusa, terra di rifugiati e richiedenti asilo, dove continuano gli sbarchi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, si pone in continuità con le parole e i gesti di un pontificato che ha posto al centro della vita e della riforma della Chiesa la scelta preferenziale per i poveri”, ha sottolineato il direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego: “a Lampedusa il Papa porta il segno della Chiesa di Roma che presiede alla carità della Chiesa universale, ricordando i quasi 20.000 morti nel Mediterraneo durante le traversate e invitando a fare delle nostre comunità luoghi di accoglienza e ospitalità e dell’Europa - di cui Lampedusa è un confine - una casa comune”. (Raffaele Iaria-Migrantes online, 5 luglio/Inform)

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