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venerdì 12 luglio 2013

Missione in Belgio del vice presidente del patronato Ital Uil, Mario Castellengo

ITALIANI ALL’ESTERO
Missione in Belgio del vice presidente del patronato Ital Uil, Mario Castellengo

A latere di incontri con operatori e collaboratori delle sedi di patronato, Castellengo ha partecipato anche a riunioni della Uim insieme al coordinatore europeo, Dino Nardi

BRUXELLES – Missione in Belgio del vice presidente del patronato Ital Uil, Mario Castellengo che, insieme alla responsabile dell’area internazionale, Anna Ginanneschi, ha incontrato operatori e collaboratori delle sedi di Bruxelles, Charleroi, Liegi, Huy e Tubize impegnati in un corso di aggiornamento tecnico.

Ha partecipato ai lavori, oltre alla coordinatrice del Belgio Santina Murru, anche il coordinatore dell’Ital Uil Francia, Sebastiano Urgu, così da ottimizzare anche la collaborazione tra le due strutture e offrire una migliore assistenza e tutela ai connazionali che risiedono nella fascia di confine tra i due Paesi e che hanno, in tutto o in parte, una carriera lavorativa da frontalieri.

Come di consuetudine, a latere dei corsi di aggiornamento, nelle varie città visitate, si sono poi tenute delle riunioni dei circoli Uim locali con la partecipazione del coordinatore europeo della Uim e membro del Comitato di presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie), Dino Nardi.

Tra le problematiche segnalate, le difficoltà dei pensionati italiani connesse alla certificazione di esistenza in vita e alle richieste di restituzione degli indebiti pensionistici dovuti a lungaggini dell’Istituto pensionistico italiano.

Per Liegi, in particolare, è stato evidenziato il disagio dovuto alla chiusura del locale Consolato italiano, situazione che costringe la numerosa collettività a rivolgersi ai patronati, oppure al Consolato generale d’Italia a Charleroi. I patronati infatti non sempre possono soddisfare tutte le richieste dei connazionali, anche – sottolinea la nota diffusa dal patronato - per l’assenza di una convenzione con il Mae, da tempo in fase di elaborazione e sollecitata anche dal Cgie, provocando disagi soprattutto agli emigrati più anziani. (Inform)

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