REGIONI
Edizione 2013
presentata dal vicepresidente della giunta Marino Zorzato
Rapporto
statistico sul Veneto
PIAZZOLA SUL
BRENTA - “Al giorno d’oggi le trasformazioni avvengono con grande rapidità e
occorre saperle elaborare in tempi brevissimi, sia per capire dove va
l’economia e la società, sia per indirizzare le risorse disponibili”. Lo ha
detto il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato evidenziando il
lavoro che sta alla base del Rapporto statistico sul Veneto, la cui edizione
2013 è stata presentata oggi a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova).
Era presente anche l’assessore regionale al bilancio Roberto Ciambetti.
L’importanza di questi dati – ha aggiunto Zorzato – sta proprio nel contributo
che possono dare alla politica per tarare l’attività amministrative in modo da
assecondare i processi di sviluppo e non frenare le imprese. Il tema che
attraversa il rapporto di quest’anno è proprio quello delle trasformazioni e
dello sviluppo. “Anche il Veneto sta scambiando - ha sottolineato il
vicepresidente – ma non sta subendo passivamente le trasformazioni e sa
individuare le opportunità”..
Nel 2012 in
Veneto la variazione percentuale del -2,3% del PIL risulta leggermente migliore
del -2,4% nazionale. Secondo le analisi, il 2013 rappresenterà ancora un anno
di contrazione (-1,2%) per poi lasciare il passo alla ripresa che dovrebbe
avviarsi nel 2014 riportando una crescita attorno allo 0,9%. Nonostante le
difficoltà congiunturali, il Veneto rimane la terza regione in Italia per la
produzione di ricchezza, dopo Lombardia e Lazio: il 9,4% del Prodotto Interno
Lordo nazionale è realizzato in Veneto.. A fronte della stagnazione della
domanda interna, le esportazioni risultano un’importante fonte di crescita. Le
esportazioni venete hanno registrato nel corso del 2012 un incremento pari al
+1,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi ad un valore pari a 51,1
miliardi di euro. Il Veneto si conferma la seconda regione italiana, dietro
solo alla Lombardia, per valore di beni esportati, con una quota pari al 13,1%
del fatturato estero nazionale. La crescita delle esportazioni è sostenuta
dall'aumento delle vendite sui mercati extra Ue (+6,7%), mentre quelle verso
l'area Ue sono in lieve flessione (-1,9%).
Nel 2012 il
turismo veneto ha retto il confronto con un 2011 da record, grazie a un flusso
di visitatori di 15,8 milioni di arrivi (+0,3%). I 62,4 milioni di presenze
(-1,7% rispetto l’anno precedente) evidenziano ancora una volta la riduzione
della permanenza degli ospiti nelle località di villeggiatura. Nel primo
trimestre del 2013 si continuano a registrare buoni risultati con un incremento
rispetto allo stesso periodo del 2012 del 2,2% per gli arrivi e una stabilità
delle presenze (-0,4%). Questi risultati sono però influenzati da
un’anticipazione del periodo pasquale da aprile (nel 2012) a fine marzo (nel
2013). %). Il Veneto registra un valore occupazionale in linea con quello
dell’anno precedente, pari al 65%, e un tasso di disoccupazione del 6,6%, il
più alto del decennio, ma nel confronto fra regioni, si conferma ancora una
volta tra le regioni leader con il quarto tasso di occupazione più alto e il secondo
tasso di disoccupazione più basso.
Sul fronte delle
opportunità da cogliere, Zorzato ha evidenziato come il rapporto confermi
l’ascesa sui mercati mondiali dei cosiddetti Paesi emergenti e in particolare i
BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). E’ nei loro confronti che va
focalizzata l’attenzione, perché si tratta di realtà che cercano la qualità e
la bellezza dei nostri prodotti ed è su questo che le imprese venete devono
puntare. Zorzato ha detto che anche nel settore turistico è in atto una
trasformazione che vede in crescita i flussi verso le città d’arte. “Se un
turista balneare – ha aggiunto – spende mediamente circa 90 euro, il turista
straniero arriva a spendere nel circuito arte-cultura 140 euro. Questo richiede
che ci sia un’offerta turistica complessiva di qualità, collegata a cultura a
paesaggio, perché il turista soddisfatto diventa poi il promo promotore del
prodotto veneto all’estero”.
La relazione sui
dati che emergono dal rapporto 2013 è stata svolta dal segretario generale della
programmazione della Regione, Tiziano Baggio, mentre la struttura del rapporto
è stata illustrata da Maria Teresa Coronella, dirigente della Direzione Sistema
Statistico Regionale. Sono poi intervenuti Rita Trombini, di Ervet s.p.a., sul
web al servizio del sistema turistico del bacino adriatico, e Giampietro
Brunello, amministratore delegato di SOSE (Soluzioni per il Sistema Economico)
S.p.A. - società costituita con la partecipazione del Ministero dell’Economia e
delle Finanze e della Banca d’Italia – che ha parlato delle opportunità di
sviluppo delle piccole e medie imprese del Veneto e sui livelli di efficienza
dei servizi locali.
“Sono numeri che
servono per poter decidere meglio – ha detto tirando le conclusioni l’assessore
al bilancio Ciambetti – soprattutto in un momento come quello attuale in cui i
soldi pubblici vanno spesi al meglio. Il Veneto deve poter progredire ma per
farlo dobbiamo augurarci che arrivino presto i costi standard per lavorare
sull’efficientamento di tutte quelle realtà che finora in Italia non l’hanno
mai fatto”.(Inform)
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