ASSEMBLEA PLENARIA CGIE
La
relazione di Governo del vice ministro agli Esteri con delega alle politiche
per italiani nel mondo Bruno Archi
Apertura
all’eventualità di modifiche delle modalità di voto per il rinnovo dei Comites,
se emergeranno in sede parlamentare, ed impegno a preservare adeguati livelli
di assistenza ai connazionali residenti nelle aree dei consolati in chiusura.
Il piano di ri-orientamento, tuttavia, non si ferma
ROMA – Prende le mosse dal programma “Destinazione
Italia” anche la relazione di Governo del vice ministro agli Esteri con delega
alle politiche per italiani nel mondo Bruno Archi, che è intervenuto stamani
all’apertura dell’assemblea plenaria del Cgie dopo il segretario generale Elio
Carozza. Mentre quest’ultimo aveva inteso rilevare un’insufficiente
valorizzazione delle collettività italiane nel processo di
internazionalizzazione cui guardano questo tipo di interventi, Archi ribadisce
invece come tale importanza sia stata colta. “Il programma, che raccoglie 50
misure utili alla semplificazione e ad invertire la costante diminuzione
degli investimenti esteri in Italia cui abbiamo assistito negli ultimi anni” è
un intervento “che sta molto a cuore alla Farnesina”, aspetto complementare
della “diplomazia della crescita” promossa dal ministro Emma Bonino ed è stato
pensato anche – rileva - per “stimolare la creatività, i contatti e
l’apporto fondamentale dei connazionali all’estero che sono perfettamente
integrati nelle realtà locali nei Paesi dove vivono”.
Il vice ministro si sofferma poi sul progetto di
regolamento per il rinnovo dei Comites, schema che “attua quanto stabilito
dalle legge approvata nel 2012 in materia” – legge che aveva disposto un
ulteriore rinvio del rinnovo di questi organismi entro il 2014 – e in merito a
cui sono state espresse perplessità da più parti, specie per una possibile
ricaduta negativa in termini di partecipazione alla modalità di voto
elettronica. “Siamo perfettamente consapevoli delle riserve che il Cgie ha
formulato sul numero di seggi che potranno essere costituiti e sulla modalità
di consegna delle credenziali per il voto da remoto – afferma Archi, esprimendo
la disponibilità “su entrambi i punti a recepire le indicazioni che il
Parlamento ci vorrà far pervenire in sede di esame del progetto di
regolamento”. “È evidente che eventuali modifiche potrebbero richiedere risorse
aggiuntive, ma in Commissione Bilancio al Senato è stato appena approvato un emendamento
alla Legge di stabilità che consentirebbe di aumentare di 2 milioni di euro le
risorse a disposizione per le elezioni, portando a 4 milioni di euro le risorse
complessive – aggiunge il vice ministro, richiamando la proposta formulata da
alcuni senatori eletti all’estero, e non solo (vedi Inform del 25 novembre: http://comunicazioneinform.blogspot.it/2013/11/si-della-commissione-bilancio-del.html),
ora inserita nel maxi-emendamento alla Legge di Stabilità 2014.
In merito al piano di ri-orientamento della rete
consolare, piano che Archi afferma essere stato “ampiamente dibattuto e
sviscerato”, “anche in sede parlamentare”, l’impegno del Mae è quello “di
preservare adeguati livelli di assistenza verso i connazionali residenti nelle
aree dove si trovano le sedi in chiusura e il più esteso e autorevole dialogo
con le autorità locali”. Proprio a definire le modalità più appropriate per
mantenere l’assistenza alle collettività è servito il confronto parlamentare
(vedi Inform del 18 settembre: http://comunicazioneinform.blogspot.it/2013/09/laudizione-del-vice-ministro-agli.html),
associato al dialogo con il Cgie che il Mae si impegna ad approfondire anche
con l’intervento alla plenaria, previsto per venerdì mattina, di Elisabetta
Belloni, direttore generale per le Risorse e l’Innovazione del ministero. Archi
assicura comunque il rafforzamento delle sedi riceventi “sia a livello di
risorse umane che di tecnologia informatica”, tecnologia su cui è in corso un
importante investimento da parte del ministero, “per garantire nel più breve
tempo la possibilità di usufruire dei servizi a distanza”. “Il nostro personale
sarà sollecitato anche a favorire la familiarizzazione con questo tipo di
servizi e con lo strumento informatico – afferma Archi, impegno cui
parallelamente si associano “forme alternative di presenza consolare che
andranno individuate di caso in caso a seconda delle diversità locali, tenendo
sempre presente le insopprimibili esigenze di risparmio finanziario alla base
del piano di ri-orientamento”. Tra i servizi ora operativi in tutte le sedi
consolari quello del “funzionario itinerante”, “avviato nel 2010 per alleviare
il disagio dei connazionali che vivono molto distanti dagli uffici consolari” e
che – rileva il vice ministro – “ha riscosso notevole apprezzamento, pur nei
limiti delle risorse a disposizione, perché percepito quale segnale di
attenzione e prossimità nei confronti delle collettività”. “L’incidenza delle
risorse destinate al Mae è dello 0,21% su un Pil in costante diminuzione negli
ultimi anni – rileva il vice ministro, prima di illustrare i provvedimenti che
hanno inciso e incidono sui corsi di lingua e cultura italiana all’estero. Tra
essi il taglio del contingente scolastico all’estero (400 unità entro il 2017),
“imposto dalla revisione della spesa e che cerchiamo di fare nel modo più
ragionevole e indolore possibile”. “La contrazione ha determinato pregiudizi
alla tenuta e al monitoraggio delle iniziative scolastiche all’estero – ammette
Archi, che spiega come “per mitigare gli effetti negativi di questa rapidissima
contrazione il Mae si sia impegnato per far approvare un importante emendamento
alla spending review che prevede in casi eccezionali l’invio di docenti
e dirigenti scolastici all’estero”. “Continuiamo a lavorare d’intesa con il
Miur e il Mef per arrivare in tempi rapidi alla definizione di un decreto
interministeriale per procedere ai nuovi invii, esercizio – spiega il vice
ministro - che non è facile ma risponde all’impegno del Mae di gestire al
meglio le situazioni di maggior criticità dovute all’applicazione dei criteri
automatici entrati in vigore”. I contributi agli Enti gestori dei corsi di
lingua sono stati fissati per il 2014 a 9,8 milioni di euro, cifra cui
l’emendamento sopra richiamato aggiunge 1 milione di euro. “Dal canto nostro
stiamo lavorando per assicurare una tempistica più rapida possibile per la
definizione delle assegnazioni dei contributi, per evitare quanto successo lo
scorso anno e provvedere alla comunicazione degli stanziamenti entro gennaio
2014 – prosegue Archi, rilevando il proseguimento dell’opera di
razionalizzazione degli Enti (premiati i più virtuosi e quelli che mostrano
capacità nel reperire fondi propri). Il vice ministro segnala inoltre un
accordo con le principali università specializzate nell’insegnamento
dell’italiano per stranieri che consentirà di inviare alcuni neolaureati nelle
discipline della glottodidattica a fare esperienza di insegnamento all’interno
degli Enti gestori, affiancando gli insegnanti locali, progetto in fase
sperimentale che auspica di poter poi estendere. “Si tratta – prosegue - di un
progetto di fruttuosa collaborazione tra diversi attori impegnati nella
promozione culturale, in linea con quanto emerso nel seminario promosso da Mae
e Cgie sulla lingua e cultura italiana”.
Richiamata anche la ripresa della programmazione
per gli italiani all’estero di Rai Italia con 3 programmi quotidiani e 2
settimanali, palinsesto che il vice ministro si augura possa ulteriormente
arricchirsi, e gli incrementi di risorse ancora previsti con l’emendamento
sopra richiamato: 600 mila euro per il rifinanziamento delle attività di
assistenza, diretta e indiretta, degli italiani residenti all’estero in
condizioni di indigenza (che si aggiungono ai 5,3 milioni per l’assistenza
diretta e ai 547 mila euro per quella indiretta già previsti nei relativi
capitoli di spesa per il 2014); 200 mila euro per il Museo dell’Emigrazione
Italiana; 200 mila euro per le agenzie specializzate per i servizi stampa
dedicati agli italiani all’estero; 1 milione di euro in integrazione della
dotazione finanziaria per i contributi diretti in favore della stampa italiana all’estero.
Completano i capitoli di spesa le risorse destinate al funzionamento del Cgie
(1 milione di euro per il 2014) e per i Comites (1,5 milioni di euro).
Per i contributi alla stampa periodica Archi
segnala che varrà per il 2012 la normativa in vigore fino all’anno scorso,
perche il regolamento della nuova disciplina (approvata nel 2012) attende
ancora il parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari
competenti, mentre auspica l’approvazione di un disegno di legge che stabilizzi
e doti di adeguati mezzi finanziari il Mei, ospitato al Vittoriano.
Il vice ministro, insieme al presidente della
Fondazione Roma Mediterraneo Emmanuele Emanuele e a Francesco Nicotra, ha
inaugurato in questa occasione la mostra “Partono i Bastimenti” sulla storia
dell’emigrazione italiana, allestita nella Sala dei Mosaici della Farnesina,
attigua alla Sala delle Conferenze internazionali. Un’iniziativa, curata da
Nicotra, direttore progetti speciali della Niaf, e promossa dalla Fondazione,
che raccoglie documenti, foto, ricordi e oggetti dell’emigrazione italiana, e
che sarà esposta alla Farnesina sino al prossimo 10 dicembre. (Viviana Pansa –
Inform)
Nessun commento:
Posta un commento