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venerdì 29 novembre 2013

Dal 2 al 4 dicembre a Malta i responsabili delle Chiese d'Europa


FONDAZIONE MIGRANTES
Dal 2 al 4 dicembre a Malta i responsabili delle Chiese d'Europa
La pastorale dei migranti e rifugiati: tra integrazione e inclusione

LA VALLETTA - Hal Safi, sud dell’isola di Malta: è con una visita a questo centro “chiuso” per richiedenti asilo che inizierà la due giorni promossa dalla Sezione “Migrazione” della Commissione Caritas in Veritate del CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa), presieduta dal cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria, dei vescovi e dei delegati responsabili per la pastorale dei migranti delle Conferenze episcopali.
’incontro si svolge a La Valletta (Malta) dal 2 al 4 dicembre su invito dell’Arcivescovo locale, mons. Paul Cremona, e vedrà la partecipazione di numerosi esperti e protagonisti della pastorale dei migranti di diversi paesi; dei vertici del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, del suo presidente, il cardinale Antonio Maria Vegliò, e del sottosegretario del dicastero vaticano, mons. Gabriele Ferdinando Bentoglio. Nel corso dell’incontro, interverranno anche Emanuel Mallia, ministro degli Interni e della Sicurezza Nazionale della Repubblica di Malta; Helena Dalli, ministro delle Politiche Sociali, della protezione dei consumatori e delle libertà civili della Repubblica di Malta; l’ambasciatore José Angelo Oropeza Rojas, direttore dell'ufficio di coordinamento IOM per il Mediterraneo e capo delegazione IOM in Italia e a Malta, e il rappresentante locale della Santa Sede, mons. Aldo Cavalli, nunzio apostolico a Malta e in Libia.
“Il fenomeno migratorio è sempre stato presente nel continente europeo, ma per diverse ragioni assume oggi nuove dimensioni e si presenta più complesso che mai” afferma mons. Duarte da Cunha, segretario generale del CCEE, e prosegue: “Rifugiati, migranti temporanei (lavoratori stagionali), giovani in ricerca di lavoro esigono da parte della società una risposta a livello sociale, politico e anche pastorale a delle nuove sfide. Seguendo una già lunga tradizione, il CCEE vuole contribuire con questi incontri alle questioni pastorali che nascono in Europa nella pastorale con e per i migranti. Sapendo che la vita religiosa e l’appartenenza ad una comunità di fede è molto importante nella vita di ciascuno e che si fa sentire in modo particolare in chi sta lontano da casa sua, è urgente che venga riconosciuto da tutti il valore che la pastorale della Chiesa ha per la vita degli emigrati. Vogliamo ribadire che la pastorale dei migranti non è accessoria, ma è piuttosto una priorità della Chiesa e ha un influsso in tutta la vita sociale. Infatti, il contributo che la Chiesa porta alla coesione sociale e all’integrazione armoniosa dello straniero è enorme e deve essere molto valorizzato. La Chiesa è impegnata a reinventare l’ospitalità, alla luce della fede in Gesù Cristo, essa sa che è possibile reinventare la capacità di abitare insieme e condividere lo “stare a casa”. Tra gli interventi previsti quello di mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Migrantes. (Migrantes online /Inform)

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