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mercoledì 27 novembre 2013

Fedi (Pd): Insoddisfacente il maxiemendamento votato al Senato, rimaste escluse questioni chiave riguardanti gli italiani nel mondo


LEGGE DI STABILITA’
Fedi (Pd): Insoddisfacente il maxiemendamento votato al Senato, rimaste escluse questioni chiave riguardanti gli italiani nel mondo
“Unico aspetto positivo il recupero di 5 milioni di euro a vari capitoli di spesa della Direzione generale Italiani all’estero e Politiche migratorie del Mae e della Presidenza del Consiglio dei Ministri”

ROMA – “Il maxiemendamento sul quale il Senato ha votato la fiducia al Governo Letta ha escluso alcune delle questioni chiave che riguardano le comunità italiane nel mondo, in particolare la proroga delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia e la modifica alle disposizioni sull’IMU per i residenti all’estero. Il voto dei Senatori eletti all’estero comincia ad essere decisivo per la tenuta del Governo”. Lo scrive in una nota il deputato del Pd, eletto nella ripartizione nella ripartizione dell'Africa-Asia-Oceania-Atlantide.
“L’unico aspetto positivo – prosegue Fedi - è il recupero di 5 milioni di euro a vari capitoli di spesa della Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie degli Esteri e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di una grama consolazione poiché nuovamente si rinuncia ad affrontare due nodi cruciali, legati anche al principio cardine della parità di trattamento, detrazioni fiscali ed IMU, e si rinuncia ad affrontare il nodo delle riforme strutturali. Si interviene con misure largamente insufficienti, anche in vista del prossimo rinnovo dei Comites”.
“Dobbiamo lavorare – conclude Fedi - affinché alla Camera dei Deputati, con gli emendamenti che presenteremo, i relatori e il Governo intervengano con un adeguato miglioramento del testo sicuramente per la proroga delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, ed intervenga anche sulla modifica dell’IMU sull’abitazione principale per i residenti all’estero. Non ci saranno concesse altre opportunità. Il giudizio, poi, passerà agli elettori”.(Inform)

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