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giovedì 28 novembre 2013

Ministro Bonino: “Il futuro dell’Afghanistan passa dal rafforzamento del ruolo della donna in tutti i settori della società”


AFGHANISTAN

Convegno alla Camera in occasione della visita di parlamentari afghane per un progetto di ActionAid co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri

Ministro  Bonino: “Il futuro dell’Afghanistan passa dal rafforzamento del ruolo della donna in tutti i settori della società”

“Importanti passi avanti ma tanto da fare ancora”. “L’Italia si aspetta progressi sui diritti umani”

ROMA - Il futuro dell'Afghanistan passa dal “rafforzamento del ruolo della donna in tutti i settori della società”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Emma Bonino intervenendo al convegno “Afghanistan 2014 anno di svolta: bilancio e prospettive per le donne afghane”, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. L’incontro è organizzato dal Gruppo di contatto delle deputate italiane con le donne afghane e da ActionAid, in occasione della visita in Italia delle parlamentari afghane per partecipare ad un progetto triennale realizzato da ActionAid co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano dal titolo “Approccio integrato per la riduzione della violenza contro le donne in Afghanistan”. (v. Inform del 26 novem,bre novembre http://comunicazioneinform.blogspot.it/2013/11/afghanistan-2014-bilancio-e-prospettive.html )

Negli ultimi anni le donne hanno fatto “importanti passi avanti sul piano della partecipazione politica a cui non sono tuttavia corrisposti analoghi progressi su altri piani”, ha spiegato Bonino o: soltanto il 5,8% delle donne ha un titolo di scuola superiore (contro il 34 % degli uomini); per ogni 100.000 nascite, 460 donne muoiono di parto; la presenza delle donne sul mercato del lavoro è pari al 15,7 % del totale (contro l’80,3 % degli uomini), ha ricordato Bonino, sottolineando che in questa fase di "grandi cambiamenti" per l'Afghanistan (elezioni presidenziali, passaggio della responsabilità della sicurezza dagli stranieri agli afghani), sarà “fondamentale mantenere fermo l’obiettivo prioritario della promozione dei diritti umani”.

L'Italia continuerà a sostenere l'Afghanistan, come sancito dall'Accordo di partenariato e cooperazione del 2012, ma allo stesso tempo, ha detto il ministro,  si aspetta “significativi passi avanti del Paese nella tutela delle donne e dei diritti di genere e nella più complessa opera di crescita democratica”. Un segnale di “attenzione forte”, che “testimonia l’impegno che ispira in profondità i nostri rapporti bilaterali” con l’Afghanistan, è la recente ricostituzione del Gruppo di contatto delle deputate italiane con le donne afghane, attivo nel corso delle precedenti legislature su svariati fronti e protagonista di importanti iniziative. Tale gruppo “può certamente rappresentare un utile contributo” a favore del consolidamento dei diritti delle donne in Afghanistan, ha aggiunto Emma Bonino , ricordando poi l'impegno “in prima linea” della Cooperazione Italiana in particolare nei settori della salute materno-infantile, dell’empowerment economico e dello sviluppo istituzionale e dei diritti delle donne, con particolare riferimento all’eliminazione della violenza di genere.(Inform)

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