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giovedì 18 luglio 2013

Ablyazov, Napolitano: “Storia inaudita. Ma non ci si avventuri a staccare spine”

RASSEGNA STAMPA
Da “La Stampa.it” del 18.7.2013
Ablyazov, Napolitano: “Storia inaudita. Ma non ci si avventuri a staccare spine”

Cerimonia del Ventaglio al Quirinale. Il capo dello Stato blinda il governo: “Se cade contraccolpi irrecuperabili”

ROMA - «Un storia inaudita». Dopo giorni di polemiche e tensioni anche il presidente Napolitano è intervenuto per commentare la vicenda Ablyazov definendo «precipitosa l’espulsione dall’Italia della madre Kazaka e della sua bambina, sulla base di una reticente e distorsiva rappresentazione del caso e di pressioni e interferenze». 

In occasione della cerimonia del Ventaglio il capo dello Stato ha poi fatto un appello affinché «non ci si avventuri a creare vuoti, a staccare spine, per il rifiuto di prendere atto di ciò che la realtà politica postelettorale ha reso obbligato e per una ingiustificabile sottovalutazione delle conseguenze cui si esporrebbe il Paese». Napolitano ha parlato anche del governo. Se viene messa «a repentaglio la continuità di questo governo» ha spiegato «i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili». 

Quello che «oggi deve avere il primo posto nella nostra attenzione collettiva», per le istituzioni e per i partiti, «è la criticità delle condizioni economiche e sociali del nostro Paese» ha proseguito Napolitano sottolineando che l’ultimo anno è stato «tra i più intensi e inquieti» della storia repubblicana, ci sono stati «eventi straordinari, momenti di tensione e persino rischi di paralisi nella vita pubblica senza precedenti» ma invitando a a «non fare catastrofismi». A tal proposito è «indispensabile proseguire nella realizzazione degli impegni del governo Letta, sul piano della politica economica, finanziaria, sociale, dell’iniziativa europea, e insieme del cronoprogramma di 18 mesi per le riforme istituzionali». 

Ma nel discorso di Napolitano c’è spazio anche per un rapido accenno alla vicenda giudiziaria che sta coinvolgendo Berlusconi con l’invito «ad affidarsi con rispetto a Cassazione». Altro passaggio dedicato alla bufera sollevata dalle frasi offensive di Calderoli riferite al ministro Kyenge: «È tempo di levare un argine comune» contro «l’ingiuria indecente e aggressiva, specie se a sfondo razzista o maschilista, e ancor più se pronunciata da chi dovrebbe unire alla dignità personale quella istituzionale». (La Stampa.it del 18 luglio 2013)

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