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lunedì 1 luglio 2013

Il 3 luglio a Strasburgo l’incontro “Il dovere di ricordare: dalla pulizia etnica anti-italiana alla repressione del dissenso nell’Est Europeo”

APPUNTAMENTI
Dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

Il 3 luglio a Strasburgo l’incontro “Il dovere di ricordare: dalla pulizia etnica anti-italiana alla repressione del dissenso nell’Est Europeo”

ROMA - Nel quadro delle iniziative promosse dal Parlamento Europeo volte ad illustrare le modalità di funzionamento degli organi di governo dell’Unione Europea,rivolte in particolare ad associazioni, fondazioni, rappresentanze di enti locali, una delegazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), guidata dal suo presidente Antonio Ballarin, parteciperà a Strasburgo il 2 e 3 luglio ad una “due giorni”, il primo dei quali dedicato alla conoscenza degli aspetti istituzionali dell’Assemblea parlamentare, il secondo alle vicende

storiche della Venezia Giulia e della Dalmazia nel Novecento, dagli eccidi delle Foibe ad opera del regime jugoslavo al dramma dell’esodo della popolazione italiana autoctona nell’immediato dopoguerra.

L’incontro, realizzato sotto gli auspici del PPE e dei deputati Carlo Fidanza e Marco Scurria e introdotto dal presidente nazionale dell’ANVGD Ballarin, avrà inizio alle ore 9.00 del 3 Luglio e vedrà la partecipazione di una delegazione di parlamentari europei sensibili alla questione e storicamente solidali, tra i quali Jaroslav Leszek Wałęsa, Sandra Kalniete, László Surján. L’iniziativa, dal titolo “Il dovere di ricordare: dalla pulizia etnica anti-italiana alla repressione del dissenso nell’Est Europeo”, nata dalla proposta del Consigliere nazionale.

ANVGD Gianluca Kamal, vuole fornire un’occasione di visibilità internazionale perl’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e di affermazione in sede europea delle ragioni che da più di un cinquantennio animano il suo impegno. La visita al Parlamento di Strasburgo assume valore simbolico di fronte all’ingresso, oggi 1° luglio, della Croazia nel novero dei Paesi membri dell’Unione Europea. “Con la sua ‘due giorni’ – spiega la nota dell’associazione - l’ANVGD intende rimarcare lo spirito di dialogo aperto e leale con le istituzioni parlamentari, all’insegna del rispetto di diritti fondamentali dell’individuo e dei popoli, negati per decenni, che richiedono a gran voce di non essere derubricati, ma di essere posti nuovamente all’ordine del giorno nell’agenda politica”. (Inform)

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