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martedì 2 luglio 2013

In Aula il dibattito su iniziative legate alla diffusione di ogm in agricoltura

CAMERA DEI DEPUTATI
In Aula il dibattito su iniziative legate alla diffusione di ogm in agricoltura

Angela Fucsia Nissoli (Sc): “Alla base di ogni azione concreta la protezione dell’ambiente e della salute e non la volontà di ostacolare innovazione e commercio”

ROMA – Angela Fucsia Nissoli, deputata di Scelta Civica eletta nella ripartizione America settentrionale e centrale, è intervenuta ieri in Aula nell’ambito della discussione sulle mozioni presentate in merito ad iniziative legate alla diffusione in agricoltura di organismi geneticamente modificati.

“La situazione normativa illustrata dalle mozioni mette in luce un vuoto legislativo per quanto riguarda la disciplina sulla coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche e non garantisce dai rischi anche accidentali di contaminazione – ha affermato Nissoli, che ritiene il principio di precauzione (o clausola di salvaguardia), richiamato nelle mozioni, necessario al fine di “tutelare la salute dei consumatori e l’ambiente da rischi non ancora ben ponderabili, oltre che a salvaguardare le produzioni agricole di qualità del nostro Paese”.

L’esponente di Scelta Civica, che è anche coordinatrice dell’associazione “Ambientevivo” in Usa, segnala come tale principio sia condiviso a livello europeo e come l’Unione si proponga “standard elevati di tutela della salute umana e dell’ambiente nei confronti dei rischi tecnologici”. Per Fucsia Nissoli, dunque, l’esercizio della clausola di salvaguardia e lo scambio di informazioni scientifiche sui rischi delle coltivazioni ogm, “previsto dalla disciplina comunitaria e internazionale al fine di contrastare i potenziali danni e salvaguardare la biodiversità” risponderebbe ad un “doveroso atteggiamento ispirato alla ragionevolezza e alla prudenza”, “ai fini di tutelare anche le produzioni agricole italiane”.

“Alla base di ogni azione concreta si pone l’intento di una adeguata protezione dell’ambiente e della salute delle generazioni attuali e future e non certo la volontà di ostacolare l’innovazione e il commercio sia pure di sementi ogm, o di porre in atto forme mascherate di protezionismo commerciale che sarebbero peraltro vietate dagli accordi internazionali di cui l’Italia è parte – afferma Nissoli, chiarendo come sia necessario soffermarsi sulla definizione del principio di precauzione, “che ha visto due concezioni assai diverse nell’Unione europea e negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo”.

Una riflessione necessaria al negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti finalizzata al libero scambio e che pone il dibattito in Aula in un “valore di prospettiva, che va oltre il dato specifico per affrontare la questione nuova tipica delle società moderne ad alto contenuto tecnologico, dell’impatto dell’innovazione tecnologica sulla società e sulla vita dell’uomo”, dibattito – rileva Nissoli - che deve essere “sereno ed animato da una profonda onestà intellettuale” per “costruire le condizioni affinché ciascuno possa scegliere consapevolmente nella vita di tutti i giorni”. (Inform)

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