Per il reindirizzamento cliccate link to example

martedì 9 luglio 2013

L’Aula approva in via definitiva la ratifica della Convenzione Italia-San Marino per evitare le doppie imposizioni e le frodi fiscali

SENATO DELLA REPUBBLICA

L’Aula approva in via definitiva la ratifica della Convenzione Italia-San Marino per evitare le doppie imposizioni e le frodi fiscali

La Convenzione permette di avviare a soluzione la questione dei circa seimila lavoratori frontalieri italiani. Per San Marino il rientro a pieno titolo nella white list delle organizzazioni internazionali

ROMA - L'Assemblea del Senato ha approvato ieri il ddl n. 816, recante ratifica ed esecuzione della convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, e dei relativi protocolli aggiuntivi.

Nella sua relazione orale, il senatore Pierferdinando Casini ha rilevato che attraverso la convenzione si rende più penetrante la collaborazione tra i due Paesi in campo fiscale, e questo significa per San Marino anche il rientro a pieno titolo nella white list delle organizzazioni internazionali. Inoltre la convenzione permette di avviare a soluzione l'annosa questione dei lavoratori frontalieri. A San Marino lavorano circa 6.000 italiani, che rappresentano il 30 per cento della forza complessiva; questi lavoratori sono sottoposti a una situazione fiscale intollerabile, anche per l'imposta introdotta nel 2011 dalla Repubblica del Titano. La convenzione precisa che i due Stati contraenti convengono di applicare il sistema di tassazione concorrente, con tassazione definitiva nello Stato di residenza.

Sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri - che ha definito “iniqua, discriminatoria e fortemente penalizzante” - si è intrattenuta in sede di dibattito generale la senatrice Donatella Albano del Pd, ricordando che l'inasprimento fiscale prodotto dalla nuova disposizione introdotta con la legge di stabilità 2013 (legge n. 228 del 2012), in particolare con l'articolo 1, comma 549, obbliga questi lavoratori ad anticipare le imposte dovute attraverso il pagamento degli acconti sull'intero ammontare del loro reddito imponibile sia per l'anno in corso, quindi per il 2013, che per il 2014, senza tener conto della franchigia fiscale di 6.700 euro, prorogata con la stessa legge di stabilità 2013. Si tratta - ha precisato - di oltre 60.000 lavoratori che varcano i confini con la Svizzera, di 1.500 con la Francia, di 3.700 con il Principato di Monaco, di 5.400 con San Marino, di 1.894 con la Città del Vaticano, di 1.000 con l'Austria e infine di 1.500 con la Slovenia.

Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha accolto un ordine del giorno - primo firmatario il senatore Luis Alberto Orellana del Movimento 5 Stelle - riformulato nel senso che il Governo si impegna a valutare l'opportunità di adottare le iniziative volte a monitorare il traffico di capitali tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino.

Le dichiarazioni di voto finale a favore del provvedimento, che è composto di 4 articoli, sono state quindi svolte dai senatori Giacomo Stucchi (Lega Nord), Luigi Marino (Scelta Civica), Antonio Razzi (PdL) e Maria Teresa Bertuzzi (Pd). Anche i senatori del Movimento 5 Stelle, dopo l’accoglimento del loro ordine del giorno, hanno votato a favore. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento