Per il reindirizzamento cliccate link to example

lunedì 1 luglio 2013

Mons. Montenegro: la visita del Papa a Lampedusa un "messaggio forte"

FONDAZIONE MIGRANTES
Mons. Montenegro: la visita del Papa a Lampedusa un "messaggio forte"

Mons. Perego: una scelta a sorpresa in continuità con le parole e i gesti di un pontificato che ha posto al centro della vita e della riforma della Chiesa la scelta preferenziale per i poveri

LAMPEDUSA - La Chiesa agrigentina “accoglie con immensa gioia” la notizia della visita di Papa Francesco alla comunità di Lampedusa”, il prossimo 8 luglio, e quindi alla diocesi di Agrigento: “è un dono di grazia straordinario del quale intendiamo, sin da adesso, ringraziare la Divina Provvidenza e la premura apostolica del successore di Pietro”. E’ quanto scrive l’arcivescovo di Agrigento mons. Francesco Montenegro, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, in una lettera ai fedeli della diocesi. “La scelta dell’isola di Lampedusa, come primo viaggio, da parte del Santo Padre – spiega il presule - è essa stessa un messaggio forte che ci aiuta a leggere la storia con gli occhi di Dio. Lampedusa, per la sua strategica posizione, ormai da diversi anni, è la terra di approdo di migliaia di profughi provenienti dal vicino continente africano e in cerca di una vita dignitosa in Italia e nel resto dell’Europa. Tale fenomeno immigratorio, nella sua complessità e con il carico di sofferenza che manifesta, è l’espressione di un bisogno di giustizia che riguarda milioni di figli di Dio che non può più essere taciuto” La presenza del Vescovo di Roma a Lampedusa – conclude mons. Montenegro – “ci sosterrà nell’impegno affinché il Vangelo doni a tutti forza di libertà, di giustizia e di pace, mentre confermerà la comunità cristiana nell’esercizio della carità e dell’accoglienza”.

“La scelta a sorpresa di Papa Francesco – spiega il direttore generale della Migrantes, mons. Giancarlo Perego - di una visita a Lampedusa, terra di rifugiati e richiedenti asilo, dove continuano gli sbarchi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, si pone in continuità con le parole e i gesti di un pontificato che ha posto al centro della vita e della riforma della Chiesa la scelta preferenziale per i poveri”. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento