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lunedì 4 novembre 2013

Carmelo Cicala (Comites di Washington) scrive al Presidente del Senato Pietro Grasso

ITALIANI ALL’ESTERO
Carmelo Cicala (Comites di Washington) scrive al Presidente del Senato Pietro Grasso

WASHINGTON – In una lettera inviata al Presidente del Senato Pietro Grasso Carmelo Cicala, presidente del Comites di Washington esprime il suo disappunto per il mancato incontro tra i rappresentanti della nostra comunità negli Stati Uniti e la seconda carica istituzionale italiana in programma presso l’Ambasciata italiana a Washington. Nella missiva, dopo aver ricordato l’orgoglio e la fierezza degli italiani residenti in Usa per la visita negli Stati Uniti del presidente Grasso, Cicala sottolinea la delusione per “l’assenza di considerazione” manifestata in questa occasione nei confronti dei nostri connazionali. Da Cicala viene inoltre evidenziato il debito di riconoscenza del paese d’origine verso intere generazioni di connazionali all’estero che con le loro rimesse hanno contributo alla ricostruzione e allo sviluppo economico dell’Italia. “Per l’affetto ed il legame – prosegue Cicala - che tutti noi abbiamo con il nostro paese, per la ferrea volontà di vederlo primeggiare a tutti i livelli nel mondo, per quanti sono periti nell’oblio e nella sofferenza dei disagi e delle ristrettezze della vita da emigrante, per tutte queste cose e per altre ancora Le scrivo. Nella mattinata di sabato, 26 ottobre, - ricorda Cicala - precisamente dalle 9.00 alle 13.00, all’Ambasciata di Washington, era presente la quintessenza della rappresentanza italiana all’estero, convocata dall’Ambasciatore ai sensi dell’Art. 6. comma 2. della Legge 23 Ottobre 2003, n.286., e l’intera rete consolare, inclusi i funzionari onorari. Erano inoltre riuniti i consiglieri del Cgie Mangione, Nestico, Sorriso; l’Intercomites, gli eletti rappresentanti delle varie circoscrizioni consolari negli Usa: Mannocci,(San Francisco - California) Mariotti (Los Angeles - California) Arcobelli (Houston - Texas) Ribaudo (Newark - New Jersey) Pasquale (Boston – Mass.) , Cianfaglione (New York- New Jersey), Ferrigno (Philadelphia – Penn.), Cicala (Washington DC) e la rappresentanza parlamentare eletta nel Nord America, il sen. Renato Turano, l’on. Fucsia Nissoli e l’on. Francesca La Marca. Insomma, - precisa Cicala - nell’auditorium era presente, quasi nella sua totalità, la rappresentanza italiana, eletta e non, negli Stati Uniti, radunata per discutere le problematiche degli italiani residenti oltre confine. Non le nascondo l’aspettativa, data la sua presenza a Washington, di riceverla con tutti gli onori nella certezza di incassare dal Presidente del Senato della Repubblica italiana. fosse anche un semplice saluto. Con rammarico abbiamo preso atto che lei non sarebbe venuto a ricevere gli onori e gli abbracci delle rappresentanze istituzionali italiane negli Usa, proprio quella spina dorsale che tiene unite le comunità e che le preserva dagli attacchi della noncuranza e dell’oblio incosciente dei governi che si susseguono alla guida del nostro paese. Parimenti, - prosegue Cicala - con lucidità, abbiamo avuto la conferma che la deriva negativa nei riguardi degli italiani all’estero si fa irrimediabilmente vicina e che quest’altra Italia, del lavoro, dei sacrifici, degli stenti ma anche dei successi inverosimili ed eccellenti, sarà messa da parte come un cencio inutile”.

Cicala conclude la sua lettera evidenziando come questa delusione non farà “ scadere neppur di un pizzico l’amore, quello patrio, che ha fatto da linfa vitale e da ricostituente alle nostre famiglie ed alle nostre coscienze: il senso di appartenenza ad una cultura forte di un popolo forte, di una storia forte”. (Inform)

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