COMMERCIO ESTERO
Tiene l’export italiano
anche con il rafforzamento dell’Euro
Una nota di
Assocamerestero segnala un consolidamento delle posizioni italiane, specie nei
Paesi extra-Unione, attestato dai dati Istat
ROMA – L’export italiano tiene anche con il rafforzamento dell’Euro e consolida le posizioni nei Paesi extra-Ue. A segnalarlo una nota di Assocamerestero che parla di un “boom del surplus extra-Ue”, area in cui “l’Italia fa più dei due terzi dell’attivo commerciale al di fuori dell’Unione Europea”: fatto 100 il saldo positivo della bilancia commerciale, il surplus sui mercati extra-Ue è superiore di un quarto rispetto a quello verso registrato i Paesi UE (63% negli ultimi tre mesi contro il 38%), con un contributo in aumento di quasi tre volte rispetto a quello dello stesso periodo 2012 (pari al 23%).
La nota segnala inoltre come si consolidino le posizioni su mercati tradizionali, come gli Stati Uniti, con un attivo nei primi nove mesi dell’anno di 11 miliardi di euro, quasi equivalente a quello registrato nell’area Extra-UE ed insieme una crescita di posizione nei Paesi del Mercosur e in Cina, con incrementi delle vendite pari rispettivamente al 16,6% e al 10,5%.
“Questi dati testimoniano ancora una volta come il vero traino del Pil sia rappresentato dalla domanda estera proveniente dai Paesi extra-UE – afferma il segretario generale di Assocamerestero, Gaetano Fausto Esposito, a commento dei dati Istat diffusi oggi. “Per rafforzare questi risultati, in un periodo di forte apprezzamento dell’euro, le imprese, pur di tenere i mercati, stanno limando i margini di prezzo - rileva, - altrimenti con una moneta così forte non sarebbe possibile avere queste performance. Non è un caso infatti che le quantità di prodotti venduti segnino un incremento maggiore rispetto ai prezzi (+1,2% contro +0,9%)”. Per il segretario generale “in questo contesto, il monito della Commissione Europea relativo alla nostra posizione sull’estero sembra dunque non tenere conto dei risultati che le nostre aziende stanno comunque mantenendo al di fuori dei confini nazionali, nonostante la crisi”.
Per quanto riguarda i settori, la meccanica si conferma comparto leader nelle esportazioni, con una quota export del 18% e un attivo di 35,7 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2012, a dimostrazione di come le nuove forme del made in Italy siano apprezzate sul mercato globale. (Inform)
Nessun commento:
Posta un commento