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venerdì 19 aprile 2013

Alla Sioi, “Siria 2 anni dopo: responsabilità ed esperienze a confronto”


 SEMINARI
A Roma, il 23 aprile
Alla Sioi, “Siria 2 anni dopo: responsabilità ed esperienze a confronto”

Un approfondimento promosso dalla Focsiv nell’ambito della Scuola di Politica Internazionale di Cooperazione e Sviluppo

ROMA – “C’è una primavera che passa anche dalla Siria, i cui protagonisti sono i giovani che non accettano più la logica repressiva del potere che, in nome della difesa dell’ordine, reprime la libertà. Mentre il mondo occidentale parla di terrorismo e di un movimento di estremismo islamico, il cuore della rivoluzione sono i giovani siriani innanzitutto musulmani ma non solo, anche cristiani, che chiedono, principalmente, autodeterminazione e democrazia moderna”. Questa l’analisi di Paolo Dall’Oglio, fondatore della Comunità monastica di Deir Mar Musa in Sira, per 30 anni attivo tessitore del dialogo ma espulso nel 2012 dal Paese, che parteciperà al seminario dedicato alla Siria in programma mercoledì 23 aprile alle ore 15.30 presso la Società Italiana Per l’Organizzazione Internazionale a Roma (Piazza san Marco 51). Padre Paolo parla di “un movimento inarrestabile” ed è ottimista sull’esito della rivoluzione. “La rivoluzione sarà vinta - dice, - ora bisogna lavorare per una democrazia consensuale dove vengano rispettate le specificità locali, religiose ed etniche. Lo spazio di al-Qaeda sarà prosciugato attraverso l’espulsione dei pericolosi e l’assorbimento dei generosi”. 

“È ormai evidente che il futuro dell’Europa si gioca sulla sua capacità di dialogo con il mondo islamico e che il Mediterraneo è il centro, non soltanto geografico, di questo equilibrio - afferma Gianfranco Cattai, presidente Focsiv, organismo di solidarietà internazionale che promuove l’incontro intitolato “Siria 2anni dopo: responsabilità ed esperienze a confronto”. “La sponda Nord, cristiana, occidentale e capitalista si misura con quella Sud, il mondo dell’oriente islamico, troppo spesso rappresentato dai mass-media occidentali come incompatibile rispetto al nostro – aggiunge Cattai, a cui saranno affidate le conclusioni del dibattito. “Oggi le speranze di pace, ma anche di sviluppo e crescita mondiale si fondano sulla capacità di dialogo che saremo in grado di costruire. In Siria – dice, - come in Mali, in Afghanistan o in Somalia le armi non costruiranno la pace e la diplomazia, il dialogo e il riconoscimento dell’altro dovranno prevalere per arrivare a un risultato”. 

Interverranno, dopo i saluti di Sara Cavelli, direttore generale della Sioi, anche il giornalista Lorenzo Cremonesi, che ha seguito le vicende della regione per il Corriere della Sera, Riccardo Cristiano, vaticanista e autore di “Il giorno dopo la Primavera”, libro intervista sulle prospettive delle primavere arabe, Sergio Bassoli del Dipartimento politica internazionale della Cgil, Domenico Chirico, direttore della ong “Un Ponte per…”, Umberto De Giovannangeli, giornalista de L’Unità, Gabriele Iacovino, responsabile analisti del Centro Studi Internazionali, Luisa Morgantini dell’Associazione per la pace, già vice presidente del Parlamento europeo, Maria Gianniti, inviata del Giornale radio Rai, e Silvia Strilli, portavoce della piattaforma Ong Italiane Medio Oriente. 

L’incontro è promosso da Focsiv nell’ambito della Scuola di politica internazionale di cooperazione e sviluppo, scuola d’impegno socio-politico che ha nella Dottrina Sociale della Chiesa il riferimento fondamentale per la trattazione delle materie oggetto di studio, ed è realizzato in collaborazione con la Sioi. La Focsiv è impegnata da oltre quaranta anni nella costruzione del dialogo e dell’incontro tra diversità, siano esse religiose, etniche o culturali. Tradizionalmente presente in modo più radicato nell’Africa Sub Sahariana e in America Latina, oggi conta volontari anche in Palestina, Tunisia, Libano e Marocco. (Inform)

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