Per il reindirizzamento cliccate link to example

lunedì 22 aprile 2013

Fedi e Giacobbe (Pd): I Democratici ritrovino il modo di essere partito


ITALIANI ALL’ESTERO
Fedi e Giacobbe (Pd): I Democratici ritrovino il modo di essere partito

ROMA - La difficile situazione politica preoccupa i due parlamentari eletti all’estero per il Pd nella ripartizione Africa-Asia-Oceania-Antartide, il deputato Marco Fedi e il senatore Francesco Giacobbe. Essi partono dalla considerazione che l’elezione di Romano Prodi (per il quale hanno votato) avrebbe segnato due momenti, distinti sul piano politico, ma entrambi importanti in questo delicato passaggio della storia del nostro paese. Sul piano istituzionale - scrivono in una ota - avremmo eletto al Quirinale una personalità di grande capacità, con un altissimo profilo internazionale, in grado di assumere il ruolo di garante della Costituzione. E sarebbe riuscito anche a garantire l’unità del Paese, con il necessario distacco dalla parte politica che l’ha proposto. 

L’elezione alla presidenza della Repubblica del fondatore del Partito democratico avrebbe consentito di ritrovare l’unità interna in una fase politica – continuano Fedi e Giacobbe – segnata dalle profonde distanze con un Pdl sempre più determinato a continuare con i toni da campagna elettorale che hanno caratterizzato la sua azione nelle scorse settimane, un Movimento 5 Stelle sempre più imprevedibile e inaffidabile sul piano istituzionale e politico. La persona che ha guidato l’Ulivo e l’Unione, in momenti difficili per l’Italia, avrebbe saputo oggi trovare una riposta coerente per il Governo del Paese e continuerà l’azione istituzionale anche nel contesto europeo e mondiale. Purtroppo abbiamo perduto quest’opportunità. I franchi tiratori all’interno del Partito democratico hanno anche colpito la struttura del Partito democratico causando le dimissioni del segretario Pierluigi Bersani. Il gioco di fazioni e correnti ha oramai causato una divisione netta all’interno del partito. Oggi più che mai bisogna trasformare la crisi in opportunità. 

In momenti come questi è possibile ripensare a strategie ed obiettivi e riavviare con rinnovato entusiasmo la formazione politica che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle ultime elezioni. 

Dobbiamo dare risposta ai problemi del Paese e della gente - concludono Giacobbe e Fedi -. Un rinnovato Partito democratico deve abbandonare i giochi di potere e gli interessi personali e ritornare alla gente comune che l’ha votato e sostenuto. I democratici devono ritrovare il modo di essere un partito che unisce i cittadini per un progetto politico di cambiamento. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento