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giovedì 18 aprile 2013

Dare ossigeno alle imprese colpite dalla crisi


COMMISSIONE EUROPEA

Dalla newsletter “Le 12 Stelle” della Rappresentanza a Milano

Dare ossigeno alle imprese colpite dalla crisi

 



MILANO - Le piccole e medie imprese, di solito a conduzione familiare, costituiscono la stragrande maggioranza di aziende europee in termini numerici. Inoltre, è ragguardevole il contributo che le PMI offrono in termini di creazione di ricchezza, di lavoro e di rafforzamento del tessuto economico a livello locale. In questo ambito si situa la particolare attenzione che la Commissione europea presta nell’azione di sostegno all’imprenditorialità in Europa a queste categorie di imprese.



Tra le diverse iniziative a favore del mondo imprenditoriale, vorrei evidenziarne tre – molto concrete – che la Commissione europea ha intrapreso di recente. La prima ha una valenza orizzontale, ossia riguarda tutte le categorie di imprese. La seconda e la terza riguardano invece specificatamente le piccole e medie imprese.



Andiamo con ordine. La prima iniziativa riguarda il problema dei debiti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione. È un fenomeno diffuso in tutta Europa, ma che assume dimensioni significative in Italia, dove il tempo medio per il pagamento si aggira sui 180 giorni. Se già in condizioni normali il ritardo nei pagamenti ha un effetto negativo sulla liquidità dell’azienda creditrice, la situazione peggiora in tempi come questi in cui l’accesso al credito si fa più difficile: vantare crediti non onorati può portare un’azienda alla bancarotta. Il tema è stato affrontato diffusamente dai giornali nelle scorse settimane. Vorrei solamente ricordare l’azione della Commissione, che è stata duplice. Da una parte si sono standardizzati i tempi di pagamento (30 giorni) in tutta Europa per i crediti accumulati nel corso di quest’anno. Dall’altra la Commissione ha collaborato con le autorità italiane per risolvere il problema dei debiti precedenti al 2013 pur rispettando gli obblighi europei in materia di bilancio. Un primo risultato concreto è stato l’adozione del decreto legge che ha fatto partire il pagamento di una prima parte dei debiti pregressi per un valore di circa 40 miliardi di euro.



La seconda iniziativa mira a facilitare la concessione di credito alle PMI da parte delle banche. Il 17 aprile 2013 il Parlamento e il Consiglio adotteranno una direttiva UE che fissa i nuovi fabbisogni di capitale che le banche devono mettere da parte per bilanciare le loro operazioni finanziarie. L’obiettivo di queste regole è quello di evitare un indebitamento eccessivo delle banche. Per evitare però che queste regole possano spingere le banche a concedere meno prestiti alle piccole e medie imprese, la direttiva prevede delle regole meno severe per i prestiti alle PMI: in pratica, una banca che presta fino a 1 milione e 500 mila euro a una PMI deve accumulare una quota di capitale significativamente minore rispetto ai prestiti di un valore superiore concessi ad altre aziende.



La terza iniziativa mira a migliorare l'accesso ai finanziamenti destinati alle PMI, sia nella forma di capitale di debito che di capitale di rischio. Per fare questo, la Commissione ha messo a punto due dispositivi: uno strumento per migliorare gli investimenti in capitale di rischio tramite intermediari finanziari privati, prevalentemente fondi di venture capital; e uno strumento di garanzia sui prestiti che verranno concessi alle PMI attraverso intermediari privati, prevalentemente banche e fondi di garanzia. Entrambi gli strumenti fanno parte del programma COSME a favore della competitività delle PMI che la Commissione ha annunciato alla fine del 2011 e che copre il periodo 2014-2020.



Questi tre iniziative sono degli esempi concreti di come le istituzioni europee siano vicine alle esigenze delle imprese europee. La ricrescita economica non può infatti prescindere da un tessuto economico dinamico e in buona salute.(Francesco Laera-Le 12 Stelle/Inform)



*Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

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