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giovedì 27 giugno 2013

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE - La discussione sul tema “Elezioni dei Comites, modalità di voto e rinnovo Cgie”

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE

La discussione sul tema “Elezioni dei Comites, modalità di voto e rinnovo Cgie”


ROMA – Nel corso del primo giorno del Cgie si è discusso anche il tema “Elezioni dei Comites, modalità di voto e rinnovo Cgie” . Il dibattito è stato introdotto da Mario Tommasi, presidente della Commissione Diritti Civili, Politici e Partecipazione, che, dopo aver espresso il parere favorevole della Commissione all’introduzione di uno jus soli temperato, ha sottolineato l’esigenza di monitorare la nuova emigrazione italiana all’estero e di svolgere al più presto le elezioni dei Comites ormai logorati dai ripetuti rinvii delle consultazioni. Tommasi ha inoltre espresso preoccupazione per le problematiche di segretezza connesse al voto elettronico che dovrebbe essere applicato sin dal prossimo rinnovo degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero. Un sistema che, secondo  Tommasi, rischia di non assicurare né reali risparmi, né la più ampia partecipazione possibile dei nostri connazionali alle prossime elezioni. Il presidente della III Commissione ha inoltre letto una Ordine del Giorno della Commissione in cui si chiede al Mae di indire le elezioni dei Comites già dal prossimo autunno e di fissare una data per le consultazioni entro marzo 2014.

Dopo l’intervento del consigliere Tullio Cerciello (Stati Uniti), che ha ribadito il problema della sicurezza del voto elettronico ed ha ricordato le difficoltà degli anziani ad utilizzare i sistemi telematici, il segretario generale Elio Carozza ha precisato che il Cgie chiederà di garantire la maggiore partecipazione possibile degli elettori e la individuazione di una data certa per lo svolgimento delle consultazioni per il rinnovo dei Comites.  Dal canto suo Tommaso Conte (Germania), oltre ad auspicare un’apertura dell’Italia nei confronti della concessione della cittadinanza, ha sottolineato l’esigenza di reperire maggiori risorse, rispetto a quelle attualmente a disposizione, per consentire la più alta partecipazione possibile al voto per i Comites. La necessità di non cambiare troppo e di andare a votare subito e con il voto elettronico è stata segnalata dal consigliere Alberto Bertali (Gran Bretagna)  che ha inoltre spiegato come ormai il suffragio telematico sia sufficientemente sicuro.  Meno possibilista Carlo Erio (Francia) che ha espresso timori per l’utilizzo del voto elettronico ed ha auspicato la realizzazione, prima delle consultazioni elettorali, di un’adeguata campagna d’informazione che sappia attrarre i giovani all’estero. Il problema della scarsità delle risorse a disposizione è stato sollevato anche da Fernando Marzo (Belgio) che ha evidenziato la necessità di investimenti congrui per garantire, anche attraverso la presenza di personale specializzato, lo svolgimento del voto elettronico. Più risorse sono inoltre state chieste da Luigi Casagrande (Australia) che vorrebbe utilizzare questi fondi pubblici anche per dare una boccata di ossigeno alle strutture dei Comites.

Dopo le parole di Carlo Consiglio (Canada), che ha espresso perplessità sulla possibilità che il regolamento di attuazione del voto elettronico possa essere approvato in tempo utile per l’indizione delle elezioni entro il prossimo settembre, Michele Coletta (Venezuela) si è soffermato sull’esigenza di ringiovanire la rappresentanza dei Comites anche per portare nuova linfa vitale nel Cgie.  

Dubbi sulla fattibilità del voto elettronico sono stati poi espressi da Claudio Pieroni (Brasile), che ha segnalato la necessità di strutture idonee come le urne elettroniche per l’espletamento del suffragio telematico, e Salvatore Tabone (Francia) che si è detto preoccupato per il problema della sicurezza ed ha chiesto più risorse per garantire una maggiore partecipazione dei cittadini.

“Oggi dal governo,- ha affermato Franco Narducci ,già deputato del Pd della ripartizione Europa -  visto che è passato quasi un anno dalla conversione del decreto legge sul rinvio delle elezioni, mi sarei aspettato non delle indicazioni generiche ma delle informazioni molto più dettagliate e vincolanti, non sappiamo nemmeno se c’è stata una valutazione dei costi sull’utilizzazione del sistema elettronico… Siamo già a luglio – ha aggiunto Narducci - e con  i problemi di traffico del Parlamento occorrono tutte le pressioni possibili per scongiurare un nuovo rinvio o una proroga delle elezioni, perché la dignità di questi organi di rappresentanza è stata compromessa. Allora dobbiamo chiedere indicazioni più chiare  e se vi sono state valutazioni sui costi e sul modello da adottare”.

Ha poi preso la parola il membro del Comitato di Presidenza Norberto Lombardi che si è detto d’accordo sulla necessità di non sollecitare   solo il voto a marzo ma di portare avanti pressioni costanti per far sì che il sistema di voto sia compatibile con le esigenze di partecipazione. Da segnalare infine l’intervento del vice segretario generale per i Paesi Anglofoni Silvana Mangione che ha evidenziato l’esigenza di chiedere, in caso di mancata attuazione del voto elettronico entro una data congrua, di votare per il rinnovo dei Comites con la legge vigente attraverso il suffragio per corrispondenza . (Goffredo Morgia -Inform)

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