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giovedì 27 giugno 2013

CGIE - Stampa italiana all’estero, pensioni, internazionalizzazione e associazionismo tra i temi discussi nella seconda mattinata di lavori


ASSEMBLEA PLENARIA CGIE

Stampa italiana all’estero, pensioni, internazionalizzazione e associazionismo tra i temi discussi nella seconda mattinata di lavori

Le relazioni dei presidenti della Commissioni Tematiche Siddi (Informazione), Arona (Sicurezza e Tutela Sociale), Tommasi (Diritti politici) e Santellocco (Impresa)





ROMA – Con l’intervento di Franco Siddi, presidente della Commissione Informazione del Cgie, l’assemblea plenaria si è confrontata ancora una volta questa mattina sulla questione dei contributi alla stampa italiana all’estero e più in generale sul sistema informativo destinato alla collettività residente fuori dai confini nazionali. Siddi ha infatti segnalato le problematiche già discusse in Commissione ed emerse in seguito ai provvedimenti legislativi adottati sui contributi al settore, in attesa di una riforma complessiva dell’editoria, attesa per il 2014. Difficoltà sono emerse per i quotidiani in particolare, perché il regolamento per l’assegnazione dei contributi approvato nella precedente legislatura non tiene conto di specificità relativa alle pubblicazioni operanti all’estero, situazione che ha compromesso in particolare la posizione del Corriere canadese, richiamata da Siddi. Per la stampa periodica, la normativa ha mantenuto la somma di 2 milioni di euro assegnati a questo tipo di pubblicazioni, “cifra che non è stata toccata, ma che è comunque è insufficiente ed è la stessa da 13 anni – afferma Siddi, segnalando però, in quest’ultimo caso l’assenza del regolamento attuativo che dovrebbe chiarire le modalità di assegnazione dei contributi stessi. Pesa poi l’assenza di normativa relativa all’informazione online, in particolare i criteri attraverso cui fornire una certificazione qualitativa del servizio. Sul capitolo Rai “nulla di nuovo da segnalare – afferma Siddi, che invita il segretario generale del Cgie, Elio Carozza, a sollecitare un incontro con il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, per “avere una parola chiara e definitiva” sulla programmazione prevista per l’estero, programmazione che riguardi “i contenuti” e non la distribuzione del segnale, oggi gestita da Rai World. Luciano Neri sollecita il Cgie ad affrontare la questione con “maggiore determinazione” per “arrivare ad un discorso stringente sulle norme che regolano l’assegnazione dei contributi e sui meccanismi di controllo”, mentre Franco Narducci, già parlamentare eletto nella ripartizione Europa, segnala come “la discussione in Parlamento avviata per la conversione in legge del decreto Peluffo sull’editoria abbia consentito anche di agire contro la mistificazione cui spesso colpisce la stampa italiana diffusa all’estero”. Narducci ha sottolineato poi l’importanza dei pareri formulati sulle pubblicazioni dagli organismi preposti e dell’azione di controllo che i consoli possono svolgere sull’effettiva distribuzione e sulla produzione delle stesse. Importante anche – segnala Narducci – la presenza di rappresentati del Cgie nella commissione incaricata di giudicare dell’attribuzione del contributo. Fernando Marzo (Belgio) torna a segnalare l’oscuramento di alcuni programmi Rai all’estero, mentre Giangi Cretti, presidente della Fusie, ha ripercorso gli ultimi passaggi compiuti dalla normativa in materia di contributi alla stampa, normativa in cui è stato inserito un articolo riguardante i periodici, che ha mantenuto la somma loro assegnata e abrogato il regolamento per la loro assegnazione risalente al 1983. “La norma stabilisce di rivedere la composizione della commissione che eroga i contributi e di definire criteri certi per la loro assegnazione. Si tratta di un regolamento senza il quale non sarà possibile l’assegnazione dei contributi per il 2012 – avverte Cretti, che rileva quindi la necessità di pervenire rapidamente ad una formulazione oppure di utilizzare i vecchi criteri ancora per l’anno 2012. Chiamati ad intervenire sul nuovo regolamento il Mae e la presidenza del Consiglio dei Ministri, impegno assicurato all’assemblea dal direttore generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche migratorie del Mae, Cristina Ravaglia. “Nel caso non si riuscisse a formulare rapidamente una nuova regolamentazione – avverte – occorrerà trovare una soluzione ponte per il 2012”. Assicura l’impegno sulla materia a livello parlamentare anche Marco Fedi, deputato eletto per il Pd nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, che, sebbene riconosca come “il regolamento in questione costituisca un passo importante”, sostiene la necessità di “sviluppare una riflessione più ampia sui temi dell’informazione e della comunicazione, piuttosto che intervenire sempre su situazioni e in condizioni di emergenza”. Sia il presidente della Commissione Informazione che il presidente della Fusie insistono sulle necessità di sviluppare in profondità una riflessione sull’online; Siddi, in particolare, riconosce come tale materia non possa essere “oggetto di un regolamento, ma frutto di una grande riforma dell’editoria nel suo complesso”. Intanto, gli operatori del settore – quotidiani e periodico – sono invitati a formulare proposte a partire dalle difficoltà riscontrate con l’attuale normativa, così che sia possibile formulare una proposta organica di intervento agli organi competenti.



Di seguito Maria Rosa Arona, presidente della Commissione Sicurezza e Tutela Sociale del Cgie, ha esposto i temi trattati nel corso dell’ultima riunione della Commissione, in primis le problematiche relative agli indebiti pensionistici a carico dei pensionati italiani all’estero. Problematiche “riconducibili ai ritardi dell’Inps – afferma Arona, segnalando come esse, insieme alle altre difficoltà riscontrate ad esempio nella procedura di certificazione dell’esistenza in vita, siano state esposte al dirigente Inps, Salvatore Ponticelli. “A quest’ultimo abbiamo chiesto in particolare di consentire ai patronati di svolgere questa certificazione indispensabile alla riscossione delle pensioni per i residenti all’estero – fa sapere la presidente della Commissione Sicurezza e Tutela sociale, che sollecita sul tema un’audizione di ministro del Lavoro e dei vertici dell’Inps al Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato. Ha incontrato la Commissione anche Fabio Porta, deputato eletto per il Pd nella ripartizione America meridionale, che ha illustrato la sua proposta di legge di sanatoria relativa proprio agli indebiti pensionistici (vedi Inform del 30 maggio: http://comunicazioneinform.blogspot.it/2013/05/proposta-di-legge-di-fabio-porta-pd.html). “Chiediamo al Cgie di attivarsi e fare il possibile per una rapida approvazione di questa proposta di legge – afferma Arona, mentre Luigi Casagrande (Australia), temendo tempi lunghi per la sua approvazione, ritiene necessaria l’audizione sopra richiamata presso il Comitato per le questioni degli italiani all’estero.



Interviene poi Mario Tommasi, presidente della Commissione Diritti civili, politici e partecipazione, che evidenzia ferma contrarietà alla soppressione della circoscrizione Estero e l’esigenza di riflettere sulla riforma di Cgie e Comites alla luce delle riforme istituzionali adottate. “Crediamo opportuno però che il Comitato di presidenza prenda contatti a livello politico per far conoscere la nostre posizione su questi temi – aggiunge Tommasi, segnalando anche le criticità riscontrabili nella procedura di ricognizione delle associazioni annunciata dal Mae, criticità riconducibile ai criteri posti, quali, per esempio, l’esclusione di associazioni i cui soci non risultino iscritti all’Aire (Tommasi evidenzia in questo caso una significativa e non condivisibile esclusione dell’associazioni formate da oriundi). Sulla proposta di circolare in fase di elaborazione a questo proposito da parte del Mae interviene anche Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e rappresentante delle Regioni in assemblea. Bartolini informa che i criteri inseriti nella circolare rischiano di escludere molte delle oltre 2000 associazioni emiliano-romagnole censite dalla Regione, per cui è in corso di valutazione un intervento per richiedere al Mae di riconoscere tali associazioni regionali così come sono, “perché crediamo che non debbano sottostare ad altri tipi di regolamenti”.



Franco Santellocco, presidente della Commissione Formazione, Impresa, Lavoro e Cooperazione, evidenzia come nuova spinta all’internazionalizzazione del nostro Paese possa pervenire dai nuovi flussi migratori italiani, diretti anche in Paesi fortemente dinamici e meno battuti come la Cina, o la Russia. “La domanda estera di made in Italy può essere fattore decisivo per la ripresa e la crescita del nostro Paese – afferma Santellocco, che auspica il coinvolgimento del Cgie in iniziative utili alla promozione dell’internazionalizzazione del sistema Italia all’estero, come il meeting delle Camere di commercio italiane all’estero, previsto a Genova nei primi giorni di luglio, e i prossimi appuntamenti in vista di Expo 2015. Expo in cui è stabilito un coinvolgimento dei connazionali con l’allestimento di una Casa degli italiani nel mondo. “Evocare il sistema Italia non deve essere solo retorica – prosegue Santellocco, che auspica nel futuro Cgie la presenza di esponenti del mondo dell’imprenditoria, dell’università e dell’associazionismo interessati ed interpreti dell’internazionalizzazione. Rilevata anche l’esigenza di tutela del lavoro italiano all’estero, in particolare dei lavoratori frontalieri, per i quali si auspica l’approvazione di uno statuto ad hoc.



Di seguito viene letto da Tommasi e approvato all’unanimità un odg in cui si chiede di procedere con l’indizione delle elezioni per il rinnovo dei Comites entro l’autunno, così da svolgere la votazione non oltre il mese di marzo 2014. (Viviana Pansa – Inform)

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