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giovedì 27 giugno 2013

Il sottosegretario agli Esteri Giro risponde in commissione alle interrogazioni di Fucsia Nissoli (Sc) e Laura Garavini (Pd) sulla scuola statale italiana di Asmara

CAMERA DEI DEPUTATI
Il sottosegretario agli Esteri Giro risponde in commissione alle interrogazioni di Fucsia Nissoli (Sc) e Laura Garavini (Pd) sulla scuola statale italiana di Asmara

ROMA - Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha risposto ieri in Commissione Esteri della Camera dei Deputati alle interrogazioni sulla scuola statale italiana di Asmara (per i testi delle interrogazioni v. Inform nel 25 giugno), precisando che l’'accordo sulla Scuola italiana di Asmara firmato il 21 settembre 2012 ha avuto il primario obiettivo di tutelare il personale docente (47 unità) e di consentire il corretto funzionamento dell'istituto. Firmato dopo complessi negoziati e reso indispensabile dai noti gravi problemi sorti in passato (ricordo, ad esempio, l'espulsione di tre docenti per presunte ragioni sanitarie), l'accordo rappresenta oggi il quadro giuridico di riferimento con cui il Governo può tutelare, dal punto di vista sia giuridico che economico, il corpo docenti che vi presta servizio.
Non a caso, l'esito dei negoziati e gli sforzi diplomatici messi in campo per trovare una soluzione alla questione è stato apprezzato dalle organizzazioni sindacali anche perché, in assenza dell'accordo, i docenti ad Asmara sarebbero dovuti rientrare ai ruoli metropolitani anzitempo.
Il sottosegretario ha poi posto in rilievo come il ministero degli Affari Esteri abbia inteso altresì tutelare i docenti che, al momento della firma dell'accordo, si trovavano al quinto anno di rimanere fino al completamento del sesto anno scolastico. Le autorità eritree hanno infatti concesso loro, in via del tutto eccezionale e dietro nostre insistenti richieste, di rimanere fino al completamento del sesto anno scolastico, con evidenti positivi riflessi sul corretto svolgimento dell'anno scolastico.
Per coloro i quali si trovano, attualmente, al quinto o al sesto anno, la restituzione ai ruoli metropolitani è prevista solo qualora il personale non possa essere ricollocato presso altra sede per indisponibilità di posti. Tale restituzione non comporta in nessun caso la perdita del lavoro ma la temporanea non percezione delle indennità connaturate con il servizio all'estero. Ciò, ad ogni modo, non pregiudica la possibilità per l'interessato di poter in futuro fare domanda di collocamento all'estero.
La scuola di Asmara continuerà ad essere considerata come importante strumento di politica scolastica italiana. Non è escluso che, in future fasi di trasferimenti a domanda estero su estero o di ricollocamenti d'ufficio, sarà possibile ricoprire alcuni dei posti resisi per il momento vacanti presso la scuola di Asmara. In prospettiva e finché permarranno i vincoli della «spending review», i posti vacanti dovranno essere ricoperti con supplenti.
Il sottosegretario ha quindi ribadito come l'intesa raggiunta abbia, in primo luogo, garantito il permanere in vita della scuola stessa, ricomponendo una controversia che ha creato non pochi problemi con le autorità eritree. In secondo luogo, l'accordo rappresenta un risultato di indubbio valore se si tiene in considerazione l'attuale difficile contesto delle relazioni della Comunità internazionale (non solo dell'Italia quindi) con l'Eritrea. Se l'intesa raggiunta con Asmara pone un argine alle difficoltà che i nostri insegnanti hanno dovuto affrontare negli ultimi tempi, esso tuttavia non risolve i problemi della collettività italiana residente in Eritrea, ancora alle prese con gravi criticità, soprattutto per quanto riguarda l'incertezza dei diritti di proprietà, l'impossibilità della loro trasmissione a terzi (e agli eventuali successori mortis causa) e le difficoltà poste dalle autorità locali all'esercizio di alcune attività produttive condotte dai nostri connazionali. Problematiche queste che vedono la nostra ambasciata ad Asmara impegnata in uno sforzo costante e paziente al fine migliorare la situazione in essere.
Alla luce di questa situazione ha concluso il sottosegretario Giro - ritengo si possa affermare che l'accordo italo-eritreo del 2012 rappresenta una conquista. Il Mae, su queste solide basi di partenza, continuerà a monitorare la situazione ed adoperarsi affinché continuino ad essere salvaguardati i diritti e le tutele del personale docente di ruolo in servizio presso la Scuola statale italiana di Asmara. (Inform)

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