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giovedì 27 giugno 2013

Informativa del ministro degli Esteri Emma Bonino sulla situazione in Turchia

SENATO DELLA REPUBBLICA

In aula informativa del ministro degli Esteri Emma Bonino sulla situazione in Turchia

L’Unione europea non deve congelare i negoziati - Nell’ancoraggio europeo aprire anche i capitoli dei diritti e della giustizia


ROMA - L’Unione europea non può e non deve congelare i negoziati con la Turchia, non può cedere alla reazione istintiva di irrigidirsi e di chiudersi di fronte ai fatti mentre, per l’’ancoraggio europeo oltre al capitolo negoziale 22 (politica regionale), aprire anche i capitoli 23 e 24 sulla giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali. Sarebbe stato un modo più efficace per influire sulle politiche del governo turco e dare un segnale a coloro che manifestano per i loro diritti”: lo ha detto il ministro Emma Bonino illustrando questa mattina al Senato le decisioni del Consiglio Esteri Ue di lunedì scorso sul negoziato con Ankara.

“Dobbiamo invece tenere aperto il canale del dialogo, altrimenti perderemmo qualunque possibilità di influenza”', ha sottolineato il ministro. Le decisioni prese dal Consiglio Esteri di lunedì a Lussemburgo “hanno segnato un importante passo a favore della posizione italiana” e “la formula di compromesso di un rinvio a una successiva discussione in autunno è stata accolta in modo positivo anche da parte turca”, ha detto Bonino riferendo del suo colloquio telefonico nei giorni scorsi con il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu. “Apprezzamento per questa soluzione” è stato espresso anche dal premier Erdogan. Alla riunione dei 27 ministri degli Esteri “è stato evitato il muro contro muro” e il passo avanti è “stato accettato anche da alcuni Paesi europei inizialmente contrari all'apertura del capitolo”.

La Turchia “partner strategico” per l’Italia

“La Turchia – ha  sottolineato il ministro Bonino - è un partner strategico dell'Italia”, nel Paese operano 1000 imprese italiane: “L’operazione per l'ancoraggio europeo e la stabilità è essenziale anche per i nostri investimenti e i nostri interessi economici. Questo va detto apertamente e in piena trasparenza”.

Il ministro ha aggiunto che il governo italiano “continuerà a sensibilizzare il governo turco perché sia fatta luce su quanto avvenuto durante le proteste di piazza, “inclusi i casi di violenze sulle donne, che ad oggi non hanno avuto conferma ufficiale”.
“L'Italia è sincera amica della Turchia, un Paese - ha concluso Emma Bonino - che io ho da sempre in modo particolare nel cuore. Ma i veri amici sono quelli che si assumono la responsabilità di parlare con franchezza anche quando le parole dette non sono gradite. Non intendiamo, come Governo italiano, vestire i panni dei moralizzatori; al contrario, vogliamo aiutare la Turchia a conciliare le sue varie anime e a riprendere con convinzione la strada delle riforme.

Il mio auspicio è quindi che il Governo turco sappia accogliere il nostro appello sincero al dialogo. Allo stesso tempo, continueremo a fare di tutto perché l'Europa percorra con convinzione la strada dei negoziati di adesione, tenendo conto, come è giusto che sia, di tutti i criteri e di tutte le condizioni necessarie, ma rifuggendo da chiusure pregiudiziali”. (Inform)

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