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venerdì 28 giugno 2013

L’editoriale del direttore del “Corriere di Tunisi”,

STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO

L’editoriale del direttore del “Corriere di Tunisi”, numero 119

Nostri Problemi


TUNISI - Promessa fatta, promessa mantenuta: l'Ambasciatore Benassi, lasciando la Tunisia, ha scritto sul Corriere un articolo che nel contempo è un saluto ed un bilancio del suo operato, rivolto alla collettività italiana (e non solo) in Tunisia, in un contesto di forte cambiamento del paese e della regione sud-mediterranea.

L'anno scolastico si è concluso o si sta concludendo in questi giorni: migliaia di giovani studenti tunisini faranno ritorno nelle loro rispettive regioni e famiglie costretti ad un ozio forzato che la mancanza di mezzi, di opportunità, di attività siano esse culturali che solo ludiche, farà trascinare da un caffè ad un altro, da una "chicha" ad un'altra, da un "muro" all'altro per quanto riguarda i ragazzi mentre le ragazze saranno invece inghiottite dai lavori domestici, in attesa che il mese di Ramadan, porti , aldilà del digiuno, questa libertà di movimento che quasi d'incanto si manifesta nelle serate che seguono le lunghe e sofferte giornate di digiuno, specie d'estate col tramonto tardivo del sole e col gran caldo.

Molti aspettano il Ramadan con un sentimento misto di paura e di piacere: ci saranno incidenti, si rispetterà chi non digiuna, si potrà andare in spiaggia senza essere redarguiti da falsi moralisti che, in nome del rispetto della loro visione della tradizione, ti vogliono imporre un modo di essere, di pensare, di vivere, ci saranno sempre queste dolci serate ramadanesche con donne giovani e meno giovani, uomini e bambini che riempiono festosamente le strade illuminate delle città e dei borghi, con negozi aperti di notte, montagne di dolciumi di ogni genere, musica e serate all'insegna della convivialità?

Intanto il progetto di Costituzione, con un anno di ritardo sui tempi previsti, è stato sottoposto all'ANC, provocando non poche polemiche e il dissenso delle forze democratiche.

La condanna della Femen tunisina Amina e delle sue compagne francesi e tedesche venute in Tunisia per sostenerla, quella del cantante rap dopo aver scritto un testo contro la polizia e di una giornalista, la riapertura del processo contro il Preside della Facoltà della Manuba, le violenze durante il Congresso nazionale contro la violenza, fanno pensare a molti che non vi è uguale trattamento per tutti e che il sistema giudiziario, in attesa di riforma, continui a punire severamente chi non commette delitti, mentre lascia in libertà chi usa la violenza come mezzo di espressione.

In Italia, il Partito Democratico vince le elezioni amministrative riconquistando Roma con la vittoria netta di Ignazio Marino e di altri 15 municipi. In calo invece i grillini che tanto si aspettavano da questa tornata elettorale.

Torna l'incubo del terremoto in Italia. Forti scosse sono state avvertite in una vasta area del centro nord, in Emilia, Lombardia, Piemonte, Marche e Toscana.

Il Centro Studi di Confindustria ha confermato che l'Italia rimane la settima potenza industriale ma anche che "la sua base produttiva è messa a rischio dalla profondità e dalla durata del calo della domanda". Le forti attese per una ripresa economica del paese che si concretizzi in termini di occupazione giovanile in primis è stata smentita dalla Banca Centrale Europea, la quale, pur affermando che l'Italia faccia meritoriamente parte dei soli sei Paesi dell'eurozona il cui deficit non ha superato il 3% del Pil nel 2012, rispettando i parametri del Patto di stabilità, rischia però, a breve termine, un ulteriore incremento della disoccupazione.

La nostra collettività è sempre in attesa del suo nuovo ambasciatore che, voci di corridoio, danno in arrivo nei prossimi giorni per cui ne riparleremo nel nostro prossimo numero. Un augurio di buon lavoro alla neo-eletta segretario della Camera di Commercio tuniso-italiana, Dott.ssa Nora Serrani. (Silvia Finzi - Il Corriere di Tunisi /Inform)

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