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venerdì 28 giugno 2013

Laura Garavini (Pd): "La grave situazione della scuola italiana di Asmara ...

ITALIANI ALL’ESTERO

Laura Garavini (Pd): "La grave situazione della scuola italiana di Asmara è esemplare dello stato dell'insegnamento dell'italiano nel mondo, a causa dei tagli degli anni scorsi"

ROMA -  "La normale ripresa dell'anno scolastico presso la Scuola statale italiana di Asmara è a rischio. E lo stato di sofferenza di questa scuola pubblica italiana  dimostra come, in generale, l´insegnamento della lingua e cultura italiana all´estero rischi il collasso a causa dei tagli apportati negli anni scorsi dai Governi Berlusconi e Monti". Lo ha dichiarato Laura Garavini, presentando in Commissione Affari Esteri una interrogazione urgente inerente la Scuola italiana di Asmara.

"La situazione ad Asmara è aggravata dalle restrizioni previste dalle autorità eritree che peggiorano ulteriormente lo stato di sofferenza in cui versa l´istituto a causa della riduzione del contingente di docenti italiani all’estero, deliberato dalla spending review dal Governo Monti. L´Eritrea prevede una durata massima di soli cinque anni per i permessi di lavoro, così che molti docenti di ruolo devono rientrare senza poter essere sostituiti, dimezzando di fatto il corpo docente."

"Sarebbe dunque opportuno da parte del ministero agli Affari Esteri rinegoziare gli accordi fra Italia ed Eritrea, prevedendo una maggiore flessibilità nei permessi di lavoro. Più in generale, va urgentemente definito ed approvato il decreto di nomina dell´organico in partenza, come pure vanno rese pubbliche le graduatorie risultanti dall´ultimo concorso eseguito."

"Il problema vero però, per la scuola di Asmara, ma anche per quella di Atene, di Nizza e di diversi istituti che si avvalgono di insegnanti di ruolo dall´Italia (per esempio in Germania) è che i tagli al contingente introdotti dalla spending review nel luglio del 2012 sono di entità tale che rischiano di fare saltare l´intero sistema dell´insegnamento della lingua e cultura italiana, sia negli istituti pubblici italiani che in quelli stranieri, senza che le risorse attribuite agli enti gestori siano sufficienti per rimediare ai danni prodotti".

"Ecco perché è positivo", ha concluso la Garavini, "che da parte del Governo ci sia la consapevolezza della gravità della situazione ed é opportuno ogni sforzo, volto, da un lato, ad evitare tagli lineari e dall´altro a prendere in considerazione l´ipotesi di un congelamento della riduzione del contingente." (Inform)

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