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giovedì 27 giugno 2013

CGIE - Il saluto del ministro degli Affari Esteri Emma Bonino


ASSEMBLEA PLENARIA CGIE

Il saluto del ministro degli Affari Esteri Emma Bonino

Il ministro ha assicurato impegno per il rinnovo dei Comites e ascolto per progredire nella valorizzazione della presenza italiana all’estero

ROMA - Ha concluso oggi la mattinata di lavori dell’assemblea plenaria del Cgie il ministro degli Affari esteri, Emma Bonino, intervenuta per un breve saluto. Il ministro ha assicurato il suo impegno affinché si proceda con il rinnovo dei Comites: “se c’è una legge e non si provvede a cambiarla, allora va rispettata perché siamo in uno Stato di diritto – ha affermato, pur precisando di non poter al momento assicurare che la data sarà marzo. “Non sono capace di vendere illusioni e ad oggi non sono nelle condizioni di dirvi che il rinnovo sarà a marzo 2014, anche se con molta attenzione ho preso atto delle cose che avete detto – ha proseguito il ministro, annunciando una prossima audizione del vice ministro con delega agli italiani all’estero, Bruno Archi, al Comitato delle questioni degli italiani all’estero del Senato.


“Il nostro Paese non ha materie prime e può contare solo sulle risorse umane, per questo è mio convincimento, non solo a parole, di operare per valorizzare la nostra presenza all’estero e mi piacerebbe anzi superare la vecchia polemica connessa alla fuga dei cervelli. Io – dice – vorrei piuttosto dare impostazione ad una politica della circolazione dei cervelli, perché spostarsi, specie per i nostri giovani, è importante, aiuta a testare se stessi nel mondo e noi veniamo da culture che sempre hanno voluto e saputo mordere il mondo”. “Siamo un Paese che, se non perdesse la memoria, è più degli altri capace di comprendere i nuovi flussi dell’emigrazione, le loro ragioni, le fragili prospettive – ha affermato il ministro, definendo “un ottimo messaggio affidare ad una persona come Cécile Kyenge il ministero dell’Integrazione”. “Così si è aperto un dibattito sano, che dovevamo affrontare da tempo, sul presente e il futuro del nostro Paese – prosegue il ministro, parlando della necessità di individuare “un nuovo diritto, un diritto alla cittadinanza, che va oltre la distinzione tra ius sanguinis e ius soli”. Necessario allora “aggiornare prima di tutto i nostri strumenti di comunicazione” per intercettare i nuovi italiani all’estero e attrarre talenti e investimenti nel nostro Paese. Proprio quest’ultima è la sfida di oggi per il ministro, sfida da vincere nella difficile condizione economica. “A me non piace quando si parla di vendere i gioielli di famiglia, parliamo piuttosto di valorizzare gli asset che abbiamo – conclude Bonino, che insiste sulla necessità di “modernizzare concettualmente come si sta al mondo”. “Io non sono interessata ai micro-conflitti. Voglio discutere con voi su cosa vogliamo fare per il presente e per il futuro del nostro Paese. Se da qui vogliamo partire, vi assicuro da parte mia il massimo ascolto”. (Viviana Pansa – Inform)

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