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giovedì 27 giugno 2013

Sottosegretario Bruno Archi: Passi avanti dell’iniziativa italiana a favore del reddito dei migranti


MIGRAZIONI

Sottosegretario Bruno Archi: Passi avanti dell’iniziativa italiana a favore del reddito dei migranti

ROMA - La riduzione del costo medio globale di trasferimento delle rimesse dei migranti dal 10% al 5% al 2014, secondo una proposta italiana condivisa dai partner G8 al vertice dell’Aquila nel luglio 2009, consentirebbe un aumento netto del reddito dei migranti e delle loro famiglie di circa 15 miliardi di dollari all’anno. Lo ha detto il vice ministro agli Esteri Bruno Archi nel corso del suo intervento alla Conferenza organizzata dall’IFAD con la collaborazione della Banca Mondiale su “Rimesse, migrazioni e sviluppo” nell’ambito del Global Forum sulle rimesse svoltasi a Bangkok nel maggio 2013.


Archi ha sottolineato che al vertice G8 dell’Aquila, nel luglio 2009, i capi di Stato e di Governo hanno adottato una proposta italiana fissando, per la prima volta, a livello internazionale un impegno significativo e quantificativo per la riduzione, al 2014, del costo medio globale di trasferimento delle rimesse dal 10% al % 5%.


“L’Italia sta facendo la sua parte fino in fondo – ha sottolineato Archi – dato che siamo passati da un costo medio del 10,2% nel 2008 all’attuale dato del 7,6%. Siamo fra i migliori ‘performers’ nell’attuazione di questa iniziativa e se anche gli altri principali Paesi avessero un trend di riduzione simile l’obiettivo prefissato sarebbe alla portata.


Ma occorre incrementare gli sforzi internazionali in tal senso, anche con il decisivo sostegno di organismi quali IFAD, Banca Mondiale ed Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.” Per il vice ministro “l’Italia è fermamente convinta, considerata la propria esperienza storica, che i migranti contribuiscano allo sviluppo ed alla crescita del proprio Paese di origine oltre che di quello che li ospita. Rinnoviamo quindi il nostro impegno verso la riduzione del costo medio globale di trasferimento delle rimesse – ha detto Archi - anche per incrementarne l’impatto sullo sviluppo economico e sociale dei Paesi di provenienza’’(Inform)

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