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venerdì 28 giugno 2013

CGIE - La relazione del vicepresidente della Commissione Scuola e Cultura Tommaso Conte

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE

La relazione del vicepresidente della Commissione Scuola e Cultura Tommaso Conte

Il dibattito e l’approvazione dell’Ordine del giorno che chiede più risorse per il capitolo di spesa 3153


ROMA – Nel corso della seconda sessione del Cgie è intervenuto in Assemblea plenaria il presidente vicario della Commissione Scuola e Cultura Tommaso Conte, in sostituzione del presidente Graziano Tassello, assente per motivi di salute. Conte si è in primo luogo soffermato sul documento conclusivo del seminario sulla lingua e cultura italiana all’estero svoltosi lo scorso dicembre alla Farnesina. Un testo che, grazie alla Regione Emilia Romagna, verrà pubblicato, insieme agli altri atti del convegno, in un volume a cui si cercherà di dare la massima diffusione preso le istituzioni parlamentari. Conte ha anche segnalato la necessità sia di riunire in futuro, al fine di dare un seguito alle riflessioni del seminario, un tavolo di lavoro e di concertazione, sia di dotare ogni grande nazione che accoglie i nostri emigrati di specifici e mirati Piani Paese.  Un’operazione, quest’ultima, che dovrebbe coinvolgere i Comites, il Cgie, gli uffici scolastici, i rappresentanti sindacali degli insegnanti e le associazioni dei genitori.

Conte ha inoltre sottolineato come il prossimo anno il capitolo di spesa 3153 passerà dagli attuali 10 milioni e 100.000 euro a  9 milioni e 400.000, e questo nonostante il rientro in patria degli insegnanti di ruolo avviato nel settembre del 2012 abbia permesso un notevole risparmio di risorse. Durante il suo intervento Conte ha anche espresso preoccupazione per la riduzione in pochi anni della presenza all’estero dei dirigenti scolastici, passati da 35 a 17,  ed ha annunciato che la Commissione sta lavorando ad una bozza di riforma di organizzazione dell’intero sistema scolastico e formativo su questa materia. Per quanto poi riguarda la nuova mobilità Conte ha ricordato che dal dicembre 2011 al dicembre 2012 sono arrivati in Germania circa 47.000 italiani di cui meno di un terzo si è registrato all’Aire. Una nuova realtà, dove spesso sono presenti problemi di lingua e di formazione, che per Conte andrebbe affrontata anche attraverso un aumento delle risorse sul capitolo di spesa 3153.

Il consigliere Franco Papandrea (Australia) ha sollecitato tutte le ambasciate ed i consolati ad adottare i Piani Paese con il contributo dei Comites, degli Enti gestori e dei rappresentanti del Cgie, quindi il presidente della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo Silvia Bartolini ha auspicato una nuova riunione del tavolo di lavoro del seminario sulla lingua e cultura italiana all’estero, i cui atti saranno stampati in seicento copie, al fine di fare una valutazione politica sulla necessità di stare insieme e di arrivare ad elaborare un progetto di riforma in questo ambito. La Bartolini ha anche sottolineato come al momento il fenomeno della nuova emigrazione, dove spesso chi va all’estero è in disperata ricerca di lavoro e non conosce nemmeno la lingua, sia sottovalutato soprattutto per quel che riguarda le implicazioni sociali.

Il vice segretario generale per i Paesi anglofoni Silvana Mangione ha ricordato che il Cgie negli anni passati ha elaborato un articolato per una modifica della legge 153 ed ha evidenziato come la nuova emigrazione sia composta da giovani acculturati, che non hanno grandi difficoltà d’integrazione, ma anche da ragazzi poveri in cerca di lavoro che hanno bisogno anche supporti linguistici. Di fronte a questa situazione dalla Mangione viene auspicato un lavoro comune anche per via telematica di tutte le forze che hanno aderito alla realizzazione del seminario sulla lingua e cultura al fine di realizzare una serie di proposte di riforma della 153 da promuovere presso le Commissioni Cultura di Camera e Senato.

Da segnalare anche l’intervento di Paolo Castellani (Cile) che ha sottolineato come anche in tale Paese sia presente la nuova emigrazione italiana con 1494 nuovi ingressi dal 2009 al 2011. Di questi buona parte sono giovani tra i 24 e 35 anni che arrivano in Cile con un contratto di lavoro.

Dopo le parole del segretario generale Carozza che ha annunciato l’introduzione all’ordine del giorno della prossima Assemblea plenaria del tema della nuova mobilità ed ha auspicato una nuova riunione del tavolo di lavoro del seminario su Lingua e cultura, l’assemblea ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno che segue.

“L’assemblea plenaria del Cgie riunitasi a Roma,

rilevato che ancora una volta nella relazione di Governo viene enunciato che la diffusione della lingua italiana all’estero continua a rappresentare una priorità dell’azione di governo e dell’impegno del ministero degli Esteri;

ricordato che per l’anno corrente la somma a disposizione sul capitolo 3153 è stata di 10 milioni e 100.000 euro e che nel 2014 si prevedono 9 milioni e 400.000 euro con una perdita secca di 700.000 euro; considerato che nell’anno scolastico 2012 /2013 sono rientrati 141 unità di personale della scuola e che per il 2013/2014 rientreranno ulteriori 68 unità;

sottolineato che vi saranno alcuni paesi che non avranno alcun dirigente scolastico ed alcuni uffici scuola senza alcuna unità di personale;
tenuto conto che ormai siamo in presenza di una nuova e numerosa emigrazione e ad un consistente numero di cervelli in movimento;

chiede: che una quota dei risparmi conseguente al rientro di questo personale scolastico venga assegnata al capitolo 3153 della DGIT in modo da assicurare il mantenimento, se non un aumento dell’attuale stato dell’offerta formativa, salvaguardando in particolare le esperienze di eccellenza e che venga accolta la richiesta del Mae di una deroga alla legge della revisione della spesa per poter inviare all’estero alcuni dirigenti scolastici ed alcuni insegnanti per posti prioritari”.(G.M. - Inform)

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