PROGETTO “FOOD SAFETY FORUM IN CHINA”
Delegazione della Regione Umbria rientrata
da missione a Pechino: sicurezza del cibo, vino, turismo e scambi culturali
PERUGIA -
Partenariato per la sicurezza alimentare, apertura di “spazi Umbria” per la
diffusione di prodotti agroalimentari umbri, assistenza tecnica per il
miglioramento della produzione vitivinicola cinese, turismo e individuazione di
specifici “pacchetti” umbri per il mercato cinese, sviluppo delle relazioni
culturali aperte con gli accordi recentemente siglati fra Regione Umbria,
Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Perugia e il Bej Jing Institute of
Technology: questi i temi principali, sui cui si è impegnata una delegazione
della Regione Umbria, che nei giorni scorsi si è recata a Pechino nel quadro
del progetto “Food Safety Forum in China”, che ha coinvolto, oltre l’Umbria, le
Regioni Lombardia, Marche, Campania e Roma Capitale. La missione umbra era
guidata dal direttore regionale Lucio Caporizzi, il quale, partecipando al
convegno “Sino-Italian Dialogue on Food Safety” (Convegno italo-cinese sulla
Sicurezza Alimentare), ha sottolineato – così come riferito dalla delegazione
al suo ritorno – “l’importanza dell’iniziativa delle autonomie locali
nell’aprire canali di dialogo con le autorità cinesi nel settore della
sicurezza degli alimenti” e descritto “le modalità d’intervento delle Regioni
italiane a supporto della qualità”. Caporizzi ha altresì ribadito l’impegno
della Regione Umbria, attraverso il Parco Tecnologico Agroalimentare, per “la
individuazione di partners territoriali cinesi disponibili ad avviare percorsi
di tracciabilità delle produzioni agroalimentari al fine di garantire i consumatori”.
“Sono stati in
sostanza tre i versanti su cui la delegazione si è stata impegnata – ha detto
Giampiero Rasimelli del Servizio Relazioni Internazionali della Regione e
referente del Programma per la Regione Umbria -: la sicurezza alimentare, in cui
l’Umbria collabora ad un portale, ‘Economical Net’, dedicato alla sicurezza
alimentare e alla riorganizzazione delle filiere produttive e commerciali,
soprattutto focalizzate sulla classe media. In questo campo – ha sottolineato
Rasimelli -, si aprono notevoli possibilità per le nostre imprese
agroalimentari: per iniziativa di alcuni privati, è nato a Pechino una sorta di
“Spazio Umbria”, all’interno del quartiere del design ‘798’, in cui vengono
venduti prodotti agroalimentari umbri e prodotti legati alla manifestazione
‘Eurochocolate’”.
“Nella provincia di He
Bei – ha continuato Rasimelli -, sono in corso intese per la fornitura di
assistenza tecnica finalizzata al miglioramento della produzione vitivinicola
cinese. Si sono svolti inoltre incontri con la cooperazione sino-italiana, che
gestisce i ‘crediti-aiuti’ per i progetti da attuare nelle province di Yunnan e
Shandong. Esiste infatti un partenariato fra Umbria e Yunnan (dove, nella città
di Kunming, per iniziativa di privati, è stato aperto uno ‘spazio Umbria’),
relativo ai settori della sicurezza alimentare, la tabacchicoltura, la
formazione e il turismo”.
“Su quest’ultimo
versante – ha riferito Giampiero Rasimelli – si è svolta a Pechino una giornata
d’incontro con i più importanti ‘tour operators’ cinesi, dalla quale è emerso
il crescente interesse del turismo cinese per l’offerta umbra, che, attraverso
un’attenta politica di ‘personalizzazione’ dei pacchetti, potrà essere inserita
nel tradizionale ‘tour’ dei turisti cinesi Roma-Firenze-Venezia. A metà
ottobre, l’Umbria ospiterà un ‘educational’ di ‘tour operators’ e
rappresentanti della stampa specializzata cinese, finalizzati alla messa a
punto di specifici pacchetti turistici nella nostra regione”.
“Sul fronte degli
accordi fra Regione Umbria, Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Perugia
con il Bej Jing Institute of Design – ha aggiunto Rasimelli -, a partire dal
2014, è previsto l’arrivo in Umbria di 150 studenti cinesi per ‘stages’ e
percorsi formativi”.(Inform)
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