RETE CONSOLARE
Marco Fedi (Pd): Chiudere i Consolati senza
innovazione è un vero errore strategico
ROMA - “Credo sia stato utile
ricordare al vice ministro Dassù che non condividiamo metodo e sostanza della
decisione di chiudere Consolati nel mondo. Il Parlamento deve tornare ad
assumere una centralità anche su questi temi. Dobbiamo affrontare il tema della
rete diplomatico-consolare nel mondo in termini di presenza dello Stato, di
riequilibrio del personale e di gestione coerente della spesa. Potremmo
riuscire a fare tutto questo se si superassero le resistenze interne alla
Farnesina e se la politica riassumesse la sua necessaria capacità di controllo
e di coordinamento, con una riforma seria che ancora non abbiamo”. Così l’on.
Marco Fedi (Pd) in merito all’audizione, presso le Commissioni Esteri
riunite di Camera e Senato, del viceministro degli Affari Esteri, Marta Dassù,
sul processo di riorganizzazione della rete diplomatico-consolare.
“I risparmi che si realizzano –
prosegue il deputato della circoscrizione Africa-Asia-Oceania-Antartide - sono
insignificanti rispetto ad una spending review che nella sostanza non è stata
attuata, poiché si è scelto il più facile percorso delle chiusure. I risparmi
verrebbero comunque riutilizzati sulla rete dei Consolati riceventi, con
personale riassegnato, senza intervenire sulla spesa strutturale. I veri
risparmi, che una seria spending review avrebbe imposto, non sono stati
nemmeno tentati. Dovremmo sentirci tutti impegnati nel garantire una rete
diplomatico-consolare efficiente, capace di assicurare i servizi e dovremmo per
fare ciò individuare il giusto equilibrio tra costi e gestione. I Consolati
riceventi, per esempio Melbourne per Adelaide e Sydney per Brisbane, sono già
sovraccarichi al punto che per la concessione di un passaporto possono trascorrere
fino a 6 mesi. In che modo si pensa che potranno rispondere a una aumentata
richiesta di servizi? Come si pensa di innovare dal punto di vista tecnologico,
dal momento che SECOLI è fermo nei secoli? Tra le cose raccontate e la realtà
c’è di mezzo la politica e la politica oggi deve ancora dimostrare di saper
realizzare una vera riforma della nostra rete diplomatico-consolare nel mondo”,
conclude l’on. Marco Fedi (Inform)
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