Per il reindirizzamento cliccate link to example

giovedì 4 luglio 2013

I deputati eletti all’estero e il responsabile per gli italiani nel mondo del Pd incontrano il ministro Cécile Kyenge

PARTITI

Confronto sull’integrazione e sulla cittadinanza

I deputati eletti all’estero e il responsabile per gli italiani nel mondo del Pd incontrano il ministro Cécile Kyenge

Attenzione per questioni che interessano gli italiani all’estero, quali il recupero della cittadinanza per chi si è dovuto naturalizzare all’estero per ragioni di lavoro e per le donne che l’hanno perduta senza la loro volontà per matrimonio con straniero


ROMA - I deputati del Pd eletti all’estero - Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Francesca La Marca e Fabio Porta - accompagnati dal responsabile del Partito democratico per gli italiani nel mondo Eugenio Marino, hanno incontrato il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge per uno scambio di valutazioni sulle problematiche concernenti i migranti in Italia e all’estero.

I parlamentari del Pd hanno manifestato la loro sincera condivisione per la scelta del presidente Letta di affidare a un migrante un incarico così delicato e impegnativo e l’apprezzamento per il modo come lo stesso ministro sta esercitando il suo ruolo. A Cécile Kyenge essi hanno espresso, inoltre, la loro a solidarietà per gli attacchi anche di carattere personale di cui è stata fatta oggetto nell’esercizio del suo compito istituzionale.

Nell’incontro con il ministro, affiancato nell’occasione dal capo di gabinetto e dal capo dell’ufficio legislativo, sono stati toccati diversi punti, a iniziare da quello relativo alla cittadinanza. La delegazione del Pd ha ribadito il suo sostegno all’impegno del ministro di facilitare la concessione della cittadinanza ai migranti regolarmente residenti nel Paese e, soprattutto, di riconoscerla ai figli di stranieri che nascono in Italia e vi frequentano regolari corsi di studio. Allo stesso tempo, i parlamentari esteri hanno ribadito la loro richiesta che in occasione dell’esame dei provvedimenti relativi siano prese in considerazioni questioni da lungo tempo pendenti per gli italiani all’estero, quali il recupero della cittadinanza per chi si è dovuto naturalizzare all’estero per ragioni di lavoro e per le donne che l’hanno perduta senza la loro volontà per matrimonio con straniero.

Altro aspetto toccato, quello della cultura dell’integrazione da promuovere soprattutto nelle scuole, con riferimento all’emigrazione italiana nel mondo e all’immigrazione in Italia. In tal senso, i parlamentari hanno già presentato un disegno di legge che riguarda proprio un progetto di formazione da realizzare negli istituti di ogni ordine e grado.

Con l’intento di dare stabilità e continuità alle politiche per l’integrazione, è stata auspicata la creazione di uno strumento istituzionale che metta permanentemente a confronto i responsabili politici e amministrativi di queste politiche con le rappresentanze associative degli immigrati. Anche su questi aspetti i parlamentari hanno avanzato proposte di legge utili per un’eventuale soluzione normativa, che preveda anche la formazione di un osservatorio permanente sulle migrazioni.
Un aspetto che ha trovato un’ampia convergenza è stato quello della tutela sociale dei lavoratori migranti, con particolare riferimento agli accordi bilaterali di sicurezza sociale tra l'Italia e i Paesi di immigrazione e - più in generale - ad una complessiva rimodulazione del sistema di tutela socio-previdenziale degli stranieri in Italia e degli italiani all'estero.

L’incontro, dopo l’intervento di tutti i presenti, si è concluso con la volontà di organizzare un evento pubblico di approfondimento e di dialogo sui temi dell’integrazione e della cittadinanza, che si terrà a Roma nelle prossime settimane. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento